Con l’accusa di tentata estorsione con l’aggravane del metodo mafioso, il Tribunale di Potenza ha condannato a tre anni e sei mesi di reclusione Donato Lorusso, imputato in un processo sugli appalti nell’ospedale San Carlo di Potenza.
Secondo l’accusa, avrebbe chiesto diecimila euro ad un imprenditore di Crotone, Raffaele Vrenna, titolare l’appalto dei rifiuti ospedalieri lucani.
Determinante ai fini dell’inchiesta la registrazione di uno dei suoi incontri negli uffici dell’ospedale San Carlo con Vrenna.
Secondo gli inquirenti, Lorusso avrebbe avuto un collegamento con clan calabresi e lucani, confermato anche da alcune dichiarazioni di Natale Stefanutti, figlio di uno dei capi della malavita potentina che, dissociatosi dal padre, iniziò a collaborare con la magistratura.
Nelle indagini coordinare dal Pm Francesco Basentini e condotte dalle Squadre Mobili di Potenza e Crotone, era stato coinvolto anche Giovanni Tancredi che è stato assolto per non aver commesso il fatto.