“Una campagna di misurazione per la verifica dell’efficacia della ricezione del segnale televisivo digitale terrestre sarà svolta nei prossimi mesi in Basilicata grazie ad un accordo fra il Corecom e l’Ispettorato territoriale per Puglia, Basilicata e Molise del Ministero dello Sviluppo economico”. Lo ha reso noto, oggi, durante una conferenza stampa, la presidente del Corecom Basilicata, Giuditta Lamorte.
Dopo aver ribadito che il tema della qualità del segnale del digitale terrestre non rientra tra le funzioni proprie, né tra quelle delegate, Lamorte ha sottolineato che “il Corecom sente il dovere morale di intervenire ed intende lavorare in sinergia con l’Ispettorato per consentire a tutti i cittadini lucani di fruire di un servizio informativo importante”. “Al protocollo – ha precisato – hanno aderito 26 Comuni.
L’Ispettorato – ha detto Lamorte – provvederà alla predisposizione dei report informativi riguardanti gli accertamenti tecnici effettuati, mentre il Corecom fornirà i report riguardanti i disservizi evidenziati dagli utenti”.
La presidente del Corecom ha poi ricordato che “la cattiva ricezione della Tgr Basilicata è dovuta, non solo ad un problema di orografia della Basilicata, ma anche al fatto che, al momento dello Switch off, il canale 29, autorizzato dalla Rai in Basilicata per la trasmissione del Mux1 regionale, è stato concesso dal Ministero anche ad un consorzio di emittenti locali pugliesi. Ciò ha determinato il degrado del servizio Rai, come lamentato più volte dagli utenti.
La soluzione individuata in passato riguardava la cosiddetta ricanalizzazione, ossia la trasmissione su altro canale (il ch.24) del mux 1 Basilicata. Attualmente il Mise – ha aggiunto – non ha più l’interesse alla ricanalizzazione in quanto presto si passerà alla banda larga. Di qui la necessità di trovare soluzioni alternative”.
Il consigliere segretario dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale, Gianni Rosa, nel sottolineare le diverse criticità che si sono manifestate sul territorio regionale per la cattiva ricezione del segnale del digitale terrestre, ha espresso parole di apprezzamento per l’iniziativa del Corecom tesa a superare i disservizi denunciati dai cittadini. “Il Tgr – ha detto – è il principale attore dell’informazione in Basilicata e occorre che tutti i lucani possano fruire di un servizio pubblico tanto importante”.
Sui termini e sulle modalità dell’accordo è intervenuto Amerigo Splendori dell’Ispettorato territoriale del Mise il quale, dopo aver precisato che le problematiche attengono ad un errore iniziale dovuto ad “una pianificazione fatta per aree geografiche e non per aree tecniche”, ha precisato che “le attività previste dall’accordo inizieranno verso la fine del mese di maggio per terminare tra settembre e ottobre”.
Giovanni Di Giuseppe, direttore Rai Basilicata, ha sottolineato l’attenzione che pone la Rai alla questione. “Abbiamo tutto l’interesse – ha dichiarato – a far sì che i nostri prodotti vengano diffusi su tutto il territorio. La mappatura è un primo passo per la soluzione dei problemi. Mi impegno a riportare i risultati nelle sedi competenti al fine di avviare le operazioni necessarie per giungere ad una migliore ricezione del segnale”.
Disponibilità alla soluzione del problema è giunta anche dal direttore di Rai Way, Antonino Scarpati, che ha confermato la possibilità di mettere in campo iniziative volte alla soluzione degli inconvenienti tecnici connessi alla mancata o scadente ricezione del segnale del digitale terrestre, integrando o migliorando gli impianti.
Presente all’incontro anche Oreste Lo Pomo, caporedattore della sede regionale Rai il quale dopo aver plaudito all’iniziativa messa in campo dalla presidente del Corecom per il miglioramento del servizio pubblico, ha lanciato l’idea di superare il problema attraverso il satellitare. “La Regione Basilicata – ha affermato – potrebbe dare il proprio contributo finanziario per gestire il Tgr Basilicata su un canale aggiuntivo del satellitare così come ha già fatto la Regione Friuli Venezia Giulia”.
Gianluigi Laguardia, componente del Corecom, ha rilevato che “oltre il 50 per cento dei lucani non riesce a vedere il canale Rai”. “Più volte – ha precisato – ho chiesto la convocazione di un tavolo tecnico per portare la questione a livello nazionale. Sarebbe opportuno una mappatura che riguardi tutti i comuni lucani”.
Morena Rapolla, componente dell’organismo consiliare, ha ribadito la volontà del Corecom di andare al cuore del problema e di essere vicini ai cittadini nel loro diritto di ricevere al meglio il servizio informativo.