Sullo sversamento di idrocacrburi dal Centro Olio di Viggiano e il conseguente inquinamento dell’area circostante, con interessamento di alcuni pozzetti dell’impianto di depurazione dell’Asi pubblichiamo un reportage del segretario regionale dei radicali Lucani, Maurizio Bolognetti.
“Proseguono le operazioni di Messa in Sicurezza d’Emergenza(MISE) della zona industriale di Viggiano, contaminata da una perdita di idrocarburi proveniente da uno o, probabilmente, due serbatoi del Centro Olio Val d’Agri.
La contaminazione del terreno, in base ad analisi prodotte dalla stessa Eni, è giunta all’esterno del Cova ad oltre 7 metri dal p.c.(piano campagna); mentre all’interno dell’impianto, la perdita di greggio emersa a gennaio 2017 ha determinato una contaminazione del terreno ad oltre dieci metri di profondità, così come certificato da alcuni sondaggi effettuati sempre da Eni.
Su 81 sondaggi, effettuati all’esterno dell’impianto dalla compagnia petrolifera, in 16 casi è stata certificata la presenza di greggio. Nel sondaggio denominato S-Est-5, per esempio, è stata rilevata una presenza di idrocarburi a partire da 4,5 mt dal p.c., con uno spessore di surnatante pari a 10 cm.
Nel solo mese di febbraio, Eni ha dichiarato di aver smaltito oltre 1.600.000 lt di acqua contaminata.
Ad oggi restano senza risposta alcune domande. Quando è iniziata la contaminazione? Qual è il quantitativo di greggio disperso? Perché Argaip non ha immediatamente comunicato agli Enti competenti di aver rilevato la presenza di “sostanze oleose” all’interno del depuratore consortile?
Maurizio Bolognetti”
https://www.youtube.com/watch?v=3rXgx8hV1-Q