Utilizzare giochi di logica e abilità per far prendere coscienza dell’ illusorietà del gioco d’azzardo e ridurre così il rischio di ludopatia è stato l’obiettivo dell’incontro che si è svolto questa mattina, mercoledì 29 marzo, presso il Centro Studi Didattico “R. Danzi” di Potenza.
L’associazione PariMpari di Potenza, attiva nella diffusione della cultura scientifica, con particolare riferimento alla matematica e alla logica, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale (Asp) e il Centro Studi Danzi, ha coinvolto venti studenti del Centro Studi, di età compresa tra i diciassette e i venti anni, in attività e laboratori dedicati al calcolo della probabilità e alla logica applicata ai giochi.
Tra tavolette di legno e tabelle di calcoli intuitivi gli studenti hanno potuto comprendere la differenza tra un gioco che può essere risolto con intelligenza, osservazione e deduzione logica e il gioco d’azzardo, in cui la variabile umana è ininfluente.
Sfatati anche alcuni dei “falsi Miti” più diffusi che stimolano negativamente al gioco d’azzardo e a tentare una fortuna che raramente si manifesta. Tra questi le varie forme di scaramanzia, i cosiddetti giorni fortunati o l’ingannevole certezza che un video poker sia più o meno disponibile ad elargire la vincita.
Il gioco d’azzardo, sempre più diffuso sul territorio in molteplici forme, può trasformarsi, col tempo, in una vera a propria dipendenza patologica dagli esiti psicologici, sociali e fisici distruttivi. È dunque fondamentale prevenirne la diffusione tra i giovani, rendendoli consapevoli della pericolosità. A questo proposito, agli studenti è stato proposto un questionario per stabilire la percezione che loro hanno del gioco d’azzardo.
“Come associazione pensiamo che lo sviluppo di un territorio parte dalla condivisione della conoscenza – dice Giuseppe Guarino, presidente dell’associazione PariMpari – Partendo da questo, cerchiamo di dare ai ragazzi delle indicazioni sul gioco d’azzardo a livello di prevenzione, quindi abbiamo ideato un percorso che prevede alcune fasi, tra cui il gioco come stimolo per l’apprendimento (ed è quello che i ragazzi faranno con i legnetti): diamo un obiettivo e loro cercano di raggiungerlo utilizzando la logica. Poi passiamo al gioco privo di stimolo per l’apprendimento che può essere, ad esempio, quello del lancio di un dado, dove non c’è nulla di cognitivo o di logico ma c’è solo la fortuna o, meglio, la probabilità. A proposito di questo diamo ai ragazzi indicazioni sulla probabilità e sulla statistica, in modo che loro possano riuscire a comprendere che ci sono eventi che vanno calcolati e diamo loro la possibilità di poterne calcolare la sortita. L’obiettivo – conclude Guarino – è quello di far capire ai ragazzi che sono aumentate le sale giochi, sono aumentati i centri scommessa, che andare a scommettere non è lucrativo, anzi, chi vince è sempre il banco. Anche se vincono due ragazzi su cento, novantotto hanno perso”.
Propositivo anche il direttore del Centro Studi “Danzi”, Rocco Galasso:
“Abbiamo aderito con piacere a questa iniziativa, in quello che è il palinsesto delle attività e soprattutto le programmazioni di carattere formativo. Riteniamo importante che i nostri giovani per completare questo iter di formazione siano anche adeguatamente informati. Informati su alcune tendenze, su alcune situazioni quali quelle delle dipendenze di qualunque genere. Oggi parliamo di quelle dal gioco d’azzardo. I nostri ragazzi provengono da ambienti eterogenei, soprattutto dalla città di Potenza e dalla provincia e nelle realtà più piccole è facile che alcuni luoghi dove si trattengono per passare il tempo libero possano indurre molte volte giovani e anche meno giovani a cadere in questa trappola del gioco. Per cui noi speriamo che attraverso questo canale informativo, loro possano essere responsabilizzati e a loro stessa volta farsi portavoce di queste indicazioni di cui speriamo facciano tesoro”.
Fondamentale l’attività quotidiana dell’Asp rivolta alla prevenzione e alla cura delle ludopatie, come ha spiegato Antonella Germano, assistente sociale del SerT di Potenza:
“L’Azienda sanitaria di Potenza, all’interno di tutti i servizi per le dipendenze, i SerT, ha attivato degli ambulatori per la cura del gioco d’azzardo patologico, per la ludopatia. All’interno dei laboratori non si fanno soltanto attività di cura ma anche attività di prevenzione e questo significa sul territorio, all’interno delle scuole. L’obiettivo della prevenzione è quello di ridurre i fattori di rischio rispetto al gioco e soprattutto rispetto ai ragazzi e agli anziani che sono gli ambiti di età più vulnerabili. Il nostro obiettivo all’interno della scuola – ha proseguito Antonella Germano – è quello di fare in modo che i ragazzi comincino a riflettere ed essere consapevoli dei rischi del gioco d’azzardo e quali sono questi giochi, dal momento che spesso sottovalutano alcuni tipi di giochi non ritenendoli d’azzardo. Sensibilizzare i ragazzi affinché possano, rispetto a se stessi e ai propri contesti di vita, sollecitare alcune riflessioni su quelli che possono essere i rischi legati al gioco d’azzardo, essendo esposti moltissimo non solo alla pubblicità del gioco ma anche al fatto che sul territorio sono molto diffusi luoghi dove si può giocare d’azzardo. Poi c’è il gioco on line, quindi non controllabile”.
L’attività di contrasto al gioco d’azzardo promossa dall’associazione PariMpari si è svolta, lo scorso anno, anche presso il Liceo delle Scienze Umane “E. Gianturco” di Potenza.
Di seguito il video dell’evento.