Era da 2011 che l’uomo perseguitava la sua vittima alternando frasi di amore e minacce, come confermato dalle indagini della Squadra Mobile di Matera dopo la denuncia della donna. Era iniziato con biglietti lasciati sul parabrezza dell’auto con i quali esternava il proprio sentimento.
Nonostante la donna, più giovane di 14 anni, avesse chiaramente respinto ogni tipo di rapporto, lo spasimante aveva continuato a perseguitarla in maniera sempre più intensa: appostamenti davanti al portone dell’abitazione o sotto il balcone della donna, pedinamenti. Seguirono poi le telefonate e i messaggi telefonici a ogni ora del giorno e della notte, tanto sull’utenza fissa che su quella mobile, prima con parole d’amore, poi con ingiurie e minacce.
Un giorno la donna fu raggiunta alle spalle dal suo persecutore che, puntandole un arnese acuminato contro la schiena, pretese di accompagnarla sino alla sua autovettura e la lasciò andare via solo dopo essere stato assecondato.
Anche l’ex compagno della donna divenne oggetto delle attenzioni dello stalker, che prese ad offenderlo e a minacciarlo, fino a cercare di investirlo mentre attraversava la strada con la loro figlia.
Lo stalker ha continuato a perseguitare la donna nonostante gli interventi di polizia e carabinieri. Ultimamente seguiva la vittima anche quando era alla guida della propria auto, tamponandola leggermente con la sua vettura, lampeggiandole e suonando con insistenza il clacson.
Inevitabile che questo comportamento persecutorio provocasse nella donna un perdurante stato di ansia e di paura per la propria incolumità.
Tenuto conto di tutto ciò, valutata la pericolosità dell’uomo anche alla luce di altri precedenti specifici a suo carico, su proposta del Pubblico Ministero, il Gip, ha adottato nei confronti dell’uomo la misura del divieto di avvicinamento alla vittima, rispetto alla quale e ai luoghi dalla stessa frequentati dovrà ora tenersi lontano almeno 500 metri, con divieto di comunicazione con la stessa con qualsiasi mezzo.