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Letto Eni sotto tiro, nuova diffida della Regione
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Ambiente e TerritorioIN EVIDENZA

Eni sotto tiro, nuova diffida della Regione

USB - Ufficio Stampa Basilicata 17 Marzo 2017
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Che i rapporti tra Eni e Regione Basilicata si fossero incrinati lo si è capito all’indomani dell’incidente che ha allarmato tutti: lo sversamento di idrocarburi dal Centro Olio di Viggiano nelle condotte che collegano al depuratore consortile. Uno dei pozzetti è stato messo sotto sequestro dai Nas dei carabinieri.

Pozzetto dal quale è fuoriuscito greggio
Pozzetto dal quale è fuoriuscito greggio

La conferma si ha da quanto il Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, ha affermato nella tappa a Moliterno del tour #BasilicataInComune.
“Dobbiamo ripristinare, a valle di ciò che è accaduto negli ultimi mesi,- ha detto – un rapporto diverso con le compagnie petrolifere. Dobbiamo farlo collegialmente: con i sindaci protagonisti, con le associazioni, nel rispetto delle loro posizioni e con le articolazioni istituzionali qualil’Arpab. Il fatto che ci sia stato riconosciuto un cambio di passo mi rinfranca e rassicura: significa che siamo sulla strada giusta”.

Un cambio di passo che ha portato la Regione ad inoltrare una seconda diffida all’Eni, imponendo che venga utilizzato uno solo dei quattro serbatoi di stoccaggio, l’unico che dispone del doppio fondo. Gli altri ne sono sprovvisti e questo avrebbe causato la fuoriuscita di greggio finito nei pozzetti della condotta dell’Asi, sperando che non abbia inquinato anche il terreno circostante.
L’utilizzo di uno solo dei quattro serbatoi (due sono stati già svuotati, conferma Eni) costringerà probabilmente a ridurre la produzione e conseguentemente le risorse provenienti alla Regione dalle rojalties.
“Ma è una nostra scelta: preferiamo – ha detto, a riguardo, il Presidente Pittella – ricavare di meno e magari stringere la cinghia, piuttosto che non proteggere la salute dei cittadini. La politica è responsabilità”.

arpab_2Intanto, i tecnici dell’Arpab, l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, stanno effettuando controlli anche all’interno del Centro Oli e questo dovrebbe consentire di verificare se lo sversamento di idrocarburi abbia avuto origine da uno o da due serbatoi.

Da precisare che l’Eni aveva confermato la propria disponibilità affinchè i tecnici dell’Arpab potessero effettuare i controlli all’interno del Cova nel corso di un incontro svoltosi nei giorni scorsi tra il direttore generale dell’agenzia, Edmondo Iannicelli, il direttore tecnico scientifico, Laura Gori, e la responsabile del Distretto Meridionale di Eni, Francesca Zarri, accompagnata dal responsabile Relazioni Istituzionali, Francesco Manne.

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Tag #BasilicataInComune, arpab, centro oli viggiano, cova, edmondo iannicelli, eni, Francesca Zarri, regione basilicata
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