Avevano preso in fitto appartamenti a Potenza, Cosenza, Brindisi e Foggia per ospitare donne e trans che si prostituivano e dai quali pretendevano cinquanta euro al giorno, quale rimborso spese.
A gestire la rete erano due donne che la Squadra Mobile di Potenza ha denunciato alla Procura della Repubblica.
Entrambe di Napoli, fittavano direttamente gli appartamenti o, per rendere più difficoltose le verifiche, facevano figurare locatarie alcune delle prostitute che ospitavano.
Erano loro stesse a reclutare nuove ragazze, alle quali assegnavano un telefono da utilizzare per l’attività e, in alcuni casi anche un tablet per gestire gli annunci on line attraverso il sito internet “bakekaincontri“.
Le indagini hanno preso avvio a seguito dell’arresto nell’aprile scorso di una delle due indagate per tentata estorsione e lesioni personali. In quella circostanza, la donna – che aveva aggredito su strada una prostituta pretendendo dalla stessa il pagamento di somme di denaro –, al sopraggiungere della Volante aveva tentato di disfarsi del proprio telefono con l’evidente finalità di eludere i controlli.
L’analisi dei dati contenuti nel cellulare (operata con l’ausilio della Polizia Postale di Potenza) hanno consentito di acquisire elementi che hanno confermato l’attività di sfruttamento della prostituzione gestita dall’indagata.
Le successive indagini, supportare dalle informazioni rese da numerose prostitute, hanno consentito di raccogliere ulteriori indizi anche nei confronti della complice.