Un minorenne di nazionalità macedone, detenuto nell’Istituto Penale per Minorenni “Emanuele Gianturco” di Potenza, ha tentato di suicidarsi legandosi con un lenzuolo alle grate del bagno. E’ stato salvato dal pronto intervento degli agenti della Polizia Penitenziaria che che hanno provveduto a trasferirlo nell’ospedale San Carlo di Potenza. Le sue condizioni sono stazionarie.
Nel darne notizia, il segretario regionale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) di Basilicata, Saverio Brienza, plaudire per l’intervento degli agenti che hanno dimostrato ancora una volta alta professionalità.
I segretario generale del sindacato, Donato Capece, da parte sua, denuncia la gravità costante della situazione penitenziaria: “Ogni 9 giorni – precisa – un detenuto si uccide in cella mentre ogni 24 ore ci sono in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi in cella sventati dalle donne e dagli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria.
Aggressioni risse, rivolte e incendi sono all’ordine del giorno e i dati sulle presenze in carcere ci dicono che il numero dei detenuti è in sensibile aumento.
Da quando sono stati introdotti nelle carceri vigilanza dinamica e regime penitenziario aperto – sostengono Capece e Brienza – sono aumentati gli eventi critici in carcere.
Se è vero che il 95% dei detenuti sta fuori dalle celle tra le 8 e le 10 ore al giorno, è altrettanto vero che non tutti sono impegnati in attività lavorative, trascorrendo il giorno senza far nulla.