Il GIP del Tribunale di Potenza ha disposto due misure cautelari personali agli arresti domiciliare nei confronti di Antonio Stasi (cl. 71) e Leonardo Raffaele Santoro (cl. 63), quest’ultimo già Sostituto Commissario della Polizia di Stato della Questura di Matera, accusati, a vario titolo e in concorso con altri indagati, di corruzione, concussione, accesso abusivo ai sistemi informatici, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, falso e truffa aggravata ai danni dello Stato.
La vicenda: Santoro, in virtù della sua autorità, organizzava controlli amministrativi mirati nei confronti di alcune attività in cui era possibile usufruire di video poker, ignorandone altre e favorendo così l’obiettivo di Stasi (pregiudicato e gestore di fatto della “G.&A. Games srl”) di danneggiare la concorrenza per indurla a rivolgersi alla sua impresa.
Le indagini, avviate nel 2014 dalla Questura di Matera, hanno avuto origine dalla denuncia di una società concorrente che lamentava controlli troppo frequenti a differenza di altre società che venivano ignorate.
I successivi accertamenti hanno portato alla scoperta di accessi abusivi alle banche dati della Polizia e lo spostamento dell’inchiesta a Potenza. È emerso dunque il legame tra Stasi e Santoro, che avrebbe ricevuto vantaggi economici.
Sono state, inoltre, accertate violazioni di legge per le procedure di pensionamento per invalidità permanente dello stesso Santoro.