Il giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, Luigi Spina, ha revocato gli arresti domiciliari a Fabrizio Cerverizzo, il progettista indagato, insieme ad altre sedici persone nell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza su procedure di gare e di affidamento di lavori da parte dell’Eipli (Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia) e del Comune di Potenza.
La decisione del Gip è stata motivata dal fatto di aver ritenuto che non ci fosse pericolo d’inquinamento delle prove e che la ricostruzione dei fatti da parte di Cerverizzo fosse plausibile ed alternativa alle intercettazioni raccolte.
Cerverizzo rimane comunque indagato per falso in atto pubblico e turbativa d’asta per i lavori al campo sportivo “Viviani” assegnatigli dal Comune di Potenza, argomento sul quale i gruppi consiliari di FdI-An e Lista Civica hanno chiesto chiarimenti (vedi articolo).
A riguardo, il difensore di Fabrizio Cerverizzo, l’avv. Sergio Lapenna, parla di strumentalizzazione politica a danno di una persona “che non ha la possibilità di replicare in quanto sottoposto a misura coercitiva”.
Intanto le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Potenza e che coinvolgerebbero anche nomi eccellenti, proseguono. Nei prossimi giorni dovrebbe essere interrogato anche l’imprenditore Doriano Farchioni, nei confronti dei quali è stata emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere non eseguita perchè si trovava all’estero. Sarebbe stato lui, in base a quanto emerso dagli elementi in possesso degli investigatori, ad aver dato a Giuliano Cerverizzo 62mila euro in cambio di favori in occasione di bandi di gara.