Sono stati identificati ed arrestati su disposizione del Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Potenza i cinque pugliesi, componenti di una banda resasi responsabile, secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri di Acerenza e del Nucleo Investigativo di Potenza, dell’assalto a numerosi bancomat nelle province di Potenza, Bari e Foggia tra il 2015 e il 2016.
Ne abbiamo dato notizia in un precedente articolo.
Si tratta di Nunzio e Vincenzo Di Bisceglie, Carmine Fratepietro, Antonio Mentana, Giuseppe Calenda.
In concorso con altri non identificati, hanno preso d’assalto i bancomat con un collaudato sistema denominato “marmotta” (pezzo metallico a due strati, a forma di cuneo, recante, nel mezzo, l’esplosivo. Veniva inserito nella fessura dalla quale viene erogato il contante e poi attivato con una miccia. La conseguente deflagrazione provocava l’apertura del bancomat), oppure inserendo nell’erogatore di banconote una miscela di liquidi chimici che veniva fatta esplodere.
Le agenzie delle banche prese di mira venivano raggiunte dai componenti della banda con potenti auto che consentivano loro di allontanarsi subito dopo velocemente, eludendo le forze dell’ordine. In alcuni casi forzandone anche posti di blocco.
Gli investigatori, come precisato dal Procuratore della Dda di Potenza, Luigi Gay, in una conferenza stampa – sono risaliti ai cinque attraverso intercettazioni telefoniche, nel corso delle quali, sebbene si usassero termini convenzionali, si faceva riferimento ai colpi messi a segno. Alcune perquisizioni hanno consentito ai carabinieri di sequestrare strumenti ed indumenti utilizzati dai cinque malavitosi per effettuare gli assalti ai bancomat.