“Bisogna fare di più per rilanciare lo sviluppo produttivo delle aree industriali che si trovano all’interno dei siti di interesse nazionale per l’inquinamento, come quelle di Tito e della Val Basento, prima che sia troppo tardi”.
Lo dichiara il sindaco di Tito Graziano Scavone, apprendendo favorevolmente che lo scorso 31 gennaio – a oltre venti mesi dalla richiesta, inoltrata alla Regione Basilicata, di presentare istanza di riconoscimento come area industriale di crisi complessa per il Sin di Tito – il Ministro dello Sviluppo Economico ha firmato il decreto che assegna 124 milioni di euro per le agevolazioni alle aree di crisi non complessa, tra cui i 44 comuni lucani inclusi nella delibera della Giunta regionale del 7 novembre 2016.
“Le risorse assegnate potrebbero tuttavia risultare del tutto insufficienti – sottolinea Scavone – ad affrontare con organicità ed energia il forte ritardo di sviluppo che patiscono le aree industriali Sin in termini di riqualificazione ambientale, di reindustrializzazione e di infrastrutture”.
“Ritenevamo e riteniamo utile ed efficace – continua il sindaco – la strategia concordata in materia di aree industriali di crisi complessa con l’allora assessore regionale Aldo Berlinguer, con i consorzi industriali e con i comuni interessati, non solo perché avrebbe consentito, e forse consente tuttora, di intercettare maggiori flussi finanziari in base all’art. 27 del decreto ministeriale 83/2012, ma perché si riconosceva anche a livello regionale la specificità delle aree Sin, sulle quali insistono da troppo tempo vincoli, inerzie e procedure di bonifica ambientale onerose ed elefantiache che sfiancano le imprese già presenti e determinano l’incapacità di attrarre nuovi investimenti”.
“Questo stesso problema – ribadisce Scavone – è emerso una volta di più nell’ultimo incontro svoltosi presso il dipartimento Ambiente con l’assessore regionale Pietrantuono e Confindustria Basilicata per affrontare l’annoso problema della caratterizzazione dell’area industriale di Tito, di cui l’intero sistema regionale dovrebbe farsi carico”.
“In attesa, quindi, di conoscere se ci sono e quali sono le strategie di sviluppo dedicate ai siti Sin – conclude il sindaco Scavone – auspico vivamente che il presidente della Giunta regionale con delega alle attività produttive, a cui rivolgo l’invito di prevedere una tappa del suo tour tra i comuni anche a Tito per confrontarsi con le criticità produttive del nostro territorio, convochi al più presto un tavolo tecnico per definire i progetti di riconversione e riqualificazione industriale, sottoscrivere gli accordi di programma e favorire la tempestività degli interventi in una logica di sistema, come richiesto anche dalla Uil di Basilicata, piuttosto che disperdere in mille rivoli le risorse necessarie al rilancio produttivo e occupazionale di un’area strategica per il potentino e per l’intera regione”.