Il progetto, che s’inserisce nelle intese nazionali e regionali, prevede 500 posti (400 a Palazzo San Gervasio e 100 nell’area metapontina) in strutture fisse con tutti i servizi, compresi quelli relativi all’assistenza sanitaria, al reclutamento con liste di prenotazione, formazione ed attività culturali. Contestualmente saranno attivati anche gli interventi di trasporto a cura degli enti bilaterali delle parti sociali.
L’intervento, che innova le misure per l’accoglienza e la lotta al caporalato, è stato validato e approvato nell’ultima riunione del tavolo di coordinamento tenuto presso la Prefettura di Potenza, che coordina le attività, con la partecipazione di tutte le parti istituzionali, sociali, firmatarie dei protocolli anticaporalato, e le forze dell’ordine.
“Ora tocca ai Ministeri competenti, a partire da quello dell’Interno, – precisa Pietro Simonetti, coordinamento Politiche migranti e rifugiati della Regione Basilicata – procedere alla valutazione ed al cofinanziamento con le risorse del fondo Pon Legalità. Il progetto – evidenzia Simonetti – nasce dalla fase sperimentale degli interventi realizzati nell’ultimo triennio nell’area del Bradano dove sono stati ospitati nei centri Cri circa 1200 lavoratori mentre sono stati assunti, tramite i centri per l’impiego, oltre 2300 migranti. Nello scorso anno è stata coinvolta anche l’area metapontina dove sono stati assunti circa 14 mila lavoratori migranti dei quali metà extracomunitari. Intensa è stata l’iniziativa di controllo effettuata, nelle due aree, dall’Ispettorato del lavoro e dalle forze dell’ordine con oltre quattrocento aziende ispezionate.
Nelle prossime settimane – spiega Simonetti – saranno definite le ulteriori intese con le parti sociali in attuazione dei protocolli e le attività di coordinamento con le Regioni Puglia e Calabria.
Gli obiettivi ad oggi centrati sono il risultato della pratica della elaborazione partecipata delle parti sociali e istituzionali, dell’impegno delle Prefetture di Potenza e Matera e delle forze dell’ordine.
L’attuazione della nuova legge sul caporalato, le verifiche in corso nell’area del Bradano sulla congruità dei periodi assicurativi indicati dalle imprese e l’applicazione dei contratti di lavoro, nonchè le violazioni in materia di lavoro nero, – conclude Simonetti – costituiscono una ulteriore fase del lavoro messo a punto dagli organismi della Regione Basilicata”.