L’Ufficio Regionale di Protezione Civile rende noto che è stata elaborata una prima analisi meteoclimatica degli eventi nevosi di inizio anno.
L’ondata di gelo, che ha raggiunto un picco nella prima decade di Gennaio, può essere classificata, per molteplici aspetti, come la più intensa almeno degli ultimi venti anni.
Ha nevicato fino a livello del mare sulla costa jonica, mentre la parte occidentale della Regione, protetta dalla catena Appenninica, ha accusato solo il calo termico a fronte di deboli nevicate.
Le precipitazioni nevose sono iniziate nelle prime ore della mattinata del 5 gennaio interessando dapprima la parte orientale della Regione per poi coprire l’intero territorio, gli accumuli nevosi sono risultati più consistenti sul versante adriatico, tant’è che i maggiori disagi si sono verificati in provincia di Matera.
L’evento meteorico che ha interessato la Regione Basilicata nei giorni dal 5 all’11 gennaio 2017 ha mostrato la sua eccezionalità soprattutto per il persistere delle basse temperature per tutto il periodo.
L’analisi delle temperature massime, minime e medie, registrate dai termometri delle stazioni strumentate della rete regionale gestita dall’Ufficio Protezione Civile, per il periodo dal 5 all’11 gennaio mostra come si siano avuti valori minimi fino a -14,1°C, con persistenza di temperature negative durante le intere giornate a partire dal 6 gennaio pressoché su tutta la regione, comprese le aree costiere metapontine, dove si sono raggiunti i -2,3°C (Terra Montonata – Pisticci) e la temperatura è ritornata su valori positivi solo a partire dall’8 gennaio.
Si evidenzia la condizione di forte persistenza delle temperature negative per un lungo arco temporale, durante il quale numerose località sono rimaste di molto al disotto dello zero termico per diversi giorni, anche nei valori massimi. Risulta eccezionale il caso della località Abriola a Sellata Pierfaone nella quale il giorno 7 gennaio è stata registrata una temperatura massima di -12,6°C e una temperatura minima di -14,1°C. Nello stesso giorno nell’intera regione venivano registrate temperature massime al di sotto dello zero termico (ad eccezione della sola località Torre Accio in Comune di Bernalda).
L’eccezionalità dell’evento è desumibile anche dalla dimensione del territorio interessato, praticamente l’intera regione compreso le zone costiere ioniche, e dal protrarsi delle temperature medie negative, senza soluzione di continuità per oltre 5 giorni consecutivi.
Il manto nevoso, seppur di spessore non eccezionale, è rimasto al suolo per molti giorni, anche al livello del mare, a causa del persistere delle temperature negative.