E’ stato presentato a Sasso di Castalda, il volume a cura di Antonello Sica e Dante Colli, “L’Italia dei Sentieri Frassati”, pubblicato dal Club Alpino Italiano: 288 pagine, corredate da cartine e da oltre 500 foto a colori, che propongono i 22 sentieri realizzati in Italia: dal primo, in Campania nel giugno del 1996, all’ultimo, inaugurato nell’agosto del 2012 in Alto Adige. Il volume offre uno spaccato, non solo in termini naturalistici, ma storici, culturali ed antropologici del nostro paese.
E’ questa l’originalità del lavoro di Antonello Sica e Dante Colli, durato anni, che si è avvalso della collaborazione, per quanto riguarda la cartografia, di Albano Marcarini, e di quanti, volontariamente, hanno collaborato.
Antonello Sica, nel presentare il volume, ha precisato questo aspetto: “L’Italia dei Sentieri Frassati”, è frutto del contributo di molti. “E’ un’ opera che nasce dalla gente che abita nei luoghi percorsi dai sentieri realizzati in nome di Pier Giorgio Frassati”.
Lo ha detto rivolgendosi ai presenti nel Palazzo De Luca di Sasso di Castalda dove il volume è stato presentato su iniziativa della Pro Loco. Sono intervenuti il sindaco, Rocco Perrone, il vice presidente della Pro loco, Rocchino Nardo, il parroco Don Rocco Moscarelli.
Abbiamo intervistato Antonello Sica per comprendere meglio quali sono le specificità dei sentieri Frassati. Ecco quanto ci ha dichiarato.
Il messaggio di Pier Giorgio Frassati, “un alpinista… tremendo” e “il ragazzo delle otto Beatitudini”, come lo definì Giovanni Paolo II che lo proclamò beato il 20 maggio del 1990, dà ai sentieri realizzati in suo nome un significato particolare, come hanno ricordato Don Rocco Moscatelli, il parroco di Sasso di Castalda, e lo stesso Antonelli Sica.
La presentazione del volume “L’Italia dei sentieri Frassati” è stata anche l’occasione di parlare di nuove iniziative, quale quella proposta da Sica: un raduno a Sasso di Castalda, dove è stato realizzato un sentiero Frassati, di tutti i sindaci nel territorio dei quali ne esiste uno. Proposta fatta propria dal sindaco Perrone e dallo stesso vice presidente della Pro Loco, Rocchino Nardo.
Sarà l’occasione per confrontarsi su una esperienza che accomuna per “sentirsi comunità” e che consentirà di guardare al futuro che riserva piacevoli sorprese. Ne anticipa qualcuna Antonello Sica.