È stata inaugurata ieri pomeriggio, mercoledì 28 dicembre, presso il Museo Archeologico Provinciale di Potenza, la mostra fotografica “Tempo e memoria nelle fotografie di Aldo La Capra”.
L’esposizione, curata da Giovanna Greco, Angelo La Capra, Maria Teresa Quinto ed Ernesto Salinardi, raccoglie una selezione di scatti ad opera del fotografo lucano Aldo La Capra tra anni ’60 e anni ’80. Esposte anche alcune delle apparecchiature fotografiche utilizzate dall’autore per i suoi lavori.
La Capra (1925 – 1986) esponente di rilievo della fotografia lucana, ha catturato con la sua arte l’essenza di un territorio all’epoca ancora sconosciuto, a tratti impenetrabile, mostrandone gli aspetti affascinanti, misteriosi, vivi.
Nel bianco e nero delle sue stampe c’è tutta la Basilicata di quegli anni: la vita quotidiana fatta di piccole case e grandi persone, i bambini, i dettagli degli oggetti più umili e necessari, la terra e il cielo, le pietre e gli alberi e molto altro ancora.
Poi le foto aeree, di cui era esperto particolarmente, capaci di testimoniare geografia e umanità, perizia tecnica e poesia, insieme nel tempo. Fotografie dall’alto ricche, che inseguono e raggiungono il loro senso, piene nei vuoti d’aria.
La memoria, attraverso la fotografia di La Capra, si fa storia, diventa un messaggio culturale patrimonio dell’identità di una regione, l’interpretazione di un popolo e dei suoi luoghi.
Ha preceduto l’inaugurazione della mostra una presentazione dell’autore e delle opere, moderata dal giornalista Fabio Amendolara, a cui hanno preso parte Angela Costabile, dirigente dell’Ufficio Cultura della Provincia di Potenza, il consigliere regionale Vito Santarsiero, l’archeologa Giovanna Greco e Paolo Albano, presidente dell’associazione culturale “Letti di Sera”, riuniti per raccontare la loro esperienza professionale e umana con Aldo La Capra.
«La prima mostra dedicata al Aldo La Capra risale a 13 anni fa – ha spiegato Angela Costabile – a dimostrazione dell’interesse della Provincia verso l’autore. Il museo possiede una raccolta di foto di La Capra, alcune delle quali sono esposte nella mostra che si inaugura oggi. A mio avviso, La Capra ha dato una svolta alla fotografia in Basilicata, perché il suo occhio attento è stato particolare, anche nelle frequentazioni di persone valide con cui ha lavorato. Il suo occhio è stato particolare perché ci ha consentito, con le prime fotografie aeree, di trovare i siti archeologici in Basilicata e nel Meridione. Il suo lavoro – ha proseguito la dirigente dell’Ufficio Cultura provinciale – era incentrato a raccogliere particolari che altri non vedono. Non è stato solo maestro di fotografia, mi piace ricordare anche la sua presenza discreta, che non ha mai rinunciato ad esprimere il proprio parere. Si è inserito nella realtà, evidenziando i bisogni del territorio, con una visione lungimirante».
La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio 2017 ad i seguenti orari:
- martedì dalle ore 9.00 alle 13.00;
- dal mercoledì al sabato dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00;
- 31 dicembre dalle ore 9.00 alle 13.00;
- chiusura tutte le domeniche e i lunedì, 1 e 6 gennaio 2017.