Stamane, alle 10, una delegazione radicale composta dal segretario dei Radicali Lucani, Maurizio Bolognetti, e da Maria Antonietta Ciminelli, della direzione dei Radical Lucani, visiterà il carcere di Matera.
La visita, che s’inserisce nell’iniziativa promossa in occasione delle festivita’ dal Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito, vuole confermare l’ attenzione verso la comunità penitenziaria.
“Con essa – precisa in una nota Maurizio Bolognetti – si vuole ringraziare gli oltre 100 detenuti, che con il loro digiuno di due giorni hanno sostenuto la Marcia del 6 Novembre per l’amnistia, l’indulto e la riforma della giustizia. Marcia, ci tengo a ricordarlo, che abbiamo voluto dedicare a Marco Pannella e a Papa Francesco e che è stata nutrita da una grande partecipazione delle istituzioni lucane.
La nostra visita, come sempre, – prosegue Bolognetti – sarà finalizzata anche all’ascolto di coloro che nel carcere ci lavorano ad iniziare dagli agenti di Polizia Penitenziaria.
A tutti vogliamo ricordare che sul fronte dell’amministrazione della giustizia e del suo putrido percolato carcerario, il nostro Stato – ricorda il segretario dei Radicali Lucani – continua a violare la propria legalità e le convenzioni europee a tutela dei diritti umani. Marco Pannella ha chiesto fino all’ultimo suo giorno di vita terrena un provvedimento di Amnistia, perché riteneva che lo stesso fosse indispensabile a poter rimettere sul binario della legalità il nostro Stato. Un’Amnistia per la Repubblica innanzitutto. La disastrata macchina dell’amministrazione della giustizia nel nostro paese grava come un macigno sulla vita di ciascun cittadino.
Una volta di più affermo – sostiene nella nota Bolognetti – che non possiamo rassegnarci alle urla del silenzio che provengono dalle nostre patrie galere, al dolore e alla sofferenza gratuita che il nostro Stato infligge non solo ai detenuti, ma a tutti coloro che nel carcere ci lavorano. Noi non possiamo e non vogliamo rassegnarci al sovraffollamento delle aule di giustizia, che si traduce spesso in una strisciante amnistia clandestina e a volte di classe, in denegata giustizia per imputati e vittime e nel patente tradimento dell’art. 6 della Convenzione Europea dei diritti dell’uomo: la ragionevole durata dei processi che non c’è.
Oggi come ieri – conclude Bolognetti –– resta di drammatica attualità quanto scritto nel novembre del 2011 dai direttori penitenziari del Si.Di.Pe:”Come Dirigenti Penitenziari, a capo degli istituti carcerari e degli uffici dell’esecuzione penale esterna, desideriamo che siano perfettamente chiariti gli ambiti delle nostre responsabilità di gestione, rispetto a quelle di quanti, facendosi schermo di noi, non ci pongono in condizione di svolgere il nostro lavoro con dignità, nell’effettivo rispetto delle leggi solennemente enunciate e quotidianamente violentate, ne tantomeno favoriscono la trasparenza dell’azione amministrativa e del vivere penitenziario“.
Dopo la visita al carcere di Matera, Bolognetti e Ciminelli terranno una conferenza stampa davanti allacasa circodariale.