I lavoratori metalmeccanici della Basilicata hanno approvato l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale di categoria siglato da Fim Fiom Uilm lo scorso 26 novembre con le controparti Federmeccanica e Assistal. Le segreterie regionali delle tre sigle sindacali hanno diffuso questa mattina i dati sulla consultazione referendaria svoltasi nei giorni scorsi in 33 aziende metalmeccaniche della regione. Alta la partecipazione al voto che ha toccato quota 61%, pari a 2.462 votanti su 4.036 aventi diritto.
Netta la vittoria dei Sì all’ipotesi di accordo con 2.045 voti (84,6%). I voti contrari sono stati 373 (15,4%).
Netta la vittoria dei Sì all’ipotesi di accordo con 2.045 voti (84,6%). I voti contrari sono stati 373 (15,4%).
I segretari regionali di Fim Fiom Uilm, Gerardo Evangelista, Roberto D’Andrea e Marco Lomio, hanno espresso viva soddisfazione per l’esito della consultazione. “Il voto democratico dei lavoratori suggella un percorso lungo e difficile che ha vissuto anche momenti di conflittualità dovuta alla posizione intransigente assunta da Federmeccanica sul salario. Grazie alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori, iscritti e non, e alla ricerca di una nuova sintesi unitaria fra le organizzazioni sindacali – affermano in una nota .- siamo riusciti a chiudere un contratto che salvaguardia il potere di acquisto dei salari e amplia la platea dei diritti.
Un risultato niente affatto scontato – hanno concluso Evangelista, D’Andrea e Lomio – se consideriamo che è stato raggiunto in un contesto economico di deflazione, di riduzione dell’occupazione e degli investimenti, e in assenza di regole confederali sul rinnovo dei contratti nazionali di lavoro”.
Un risultato niente affatto scontato – hanno concluso Evangelista, D’Andrea e Lomio – se consideriamo che è stato raggiunto in un contesto economico di deflazione, di riduzione dell’occupazione e degli investimenti, e in assenza di regole confederali sul rinnovo dei contratti nazionali di lavoro”.
In Basilicata sono circa 7 mila i lavoratori interessati al nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici siglato dopo 13 mesi di negoziato e 20 ore di sciopero con manifestazioni, presidi e centinaia di assemblee nelle fabbriche.