Con la promulgazione e la pubblicazione dul Bur, la Regione Basilicata ha finalmente il suo nuovo statuto, che “garantirà e rafforzerà la tutela del territorio e i diritti fondamentali della persona”, come ricorda il presidente della Prima Commissione Consiliare, Vito Santarsiero.
Era atteso da 16 anni e il suo iter conclusivo non è stato affatto semplice: dopo quattro letture in consiglio, come prevede la legge, sono state necessarie altre due supplementari per alcune osservazioni fatte dal Governo.
Il nuovo statuto si compone di nove titoli, novantadue articoli. I principi fondanti che ne sono alla base sono la persona, la solidarietà, la democrazia e la sostenibilità ambientale.
“I suoi elementi caratterizzanti – afferma, a riguardo, il presidente Santarsiero – possono riassumersi nel riconoscimento della nostra identità, nel riconoscimento e nella promozione della tutela dei diritti fondamentali della persona, nella valorizzazione del ruolo del Consiglio regionale”
Il nuovo statuto prevede efficaci strumenti di partecipazione, introduce originali strumenti di programmazione ed organi per migliorare la qualità legislativa e l’efficienza amministrativa. Contemplato dal nuovo statuto anche un diverso rapporto con i territori, ai quali viene riconosciuto un grande protagonismo, attraverso organismi consultivi e programmatici.
“Da oggi – precisa il presidente Santarsiero – si apre una nuova stagione per la nostra Regione. Con il nuovo Statuto abbiamo a disposizione uno strumento atteso da tempo e sempre più indispensabile per la nostra comunità, in grado di offrire una nuova rappresentazione e un nuovo modo di essere Regione rispetto alla profonda crisi del regionalismo, alle modifiche in atto dell’assetto istituzionale del Paese, al nuovo protagonismo che oggi l’Europa chiede ai territori, e soprattutto rispetto alle nuove sfide poste dalle profonde trasformazioni del tessuto sociale ed economico che richiedono istituzioni riformate, più competitive, moderne ed efficienti oltre che con un rinnovato rapporto con i territori e le sue varie forme di rappresentanza”.