Il Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, è tra i 22 consiglieri regionali condannati dalla Corte dei Conti per rimborsi percepiti tra il 2010 e il 2012 che i giudici contabili hanno ritenuto non spettanti.
Con Pittella che deve risarcire poco più di 20mila euro, dovranno restituire somme indebitamente percepite, fra gli altri, anche il presidente del consiglio regionale lucano, Franco Mollica, il suo predecessore, oggi deputato, Vincenzo Folino, l’assessore all’Agricoltura, Luca Braia e il consigliere Paolo Castelluccio.
Secondo la Corte dei Conti, la sentenza della quale sembrerebbe che fosse pronta da luglio scorso, i rimborsi riguarderebbero fatture di alberghi e ristoranti relative a spese che non sarebbero state fatte a titolo di rappresentanza, mancando un evento pubblico che le potesse giustificare.
Sulla decisione della Corte dei Conti intervengono i legali di Pittella, gli avvocati Raffaele De Bonis e Luca Di Mase, i quali ricordano che la condotta del Governatore non è stata mai contestata dagli organi di controllo e nelle approvazioni dei bilanci.
La Corte dei Conti ha invece assolto lìex presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo, per 2ila 600 euro di francobolli. Ma su questa vicenda è tuttora in corso un processo penale davanti al Tribunale .
Intanto sulla vicenda intervengono i consiglieri regionali del M5S, Gianni Leggieri e Giovanni Perrino, i quali chiedono le dimissioni di Pittella.
“Il Movimento 5 stelle – sostengono Leggieri e Perrino – ha dimostrato nei fatti la sua diversità ed estraneità a questo sistema politico marcio. Così, loro percepiscono rimborsi illeciti, facendo passare per spese di rappresentanza anche spese per pranzi, cene e per stanze di albergo per loro e per persone non autorizzate, nonché spese per soggiorni in rinomate località turistiche in piena estate. Mentre noi del Movimento 5 stelle – sottolineano – abbiamo restituito circa 270mila euro alla collettività, parte dei quali (circa 170 mila euro) sono serviti a finanziare, ad oggi, progetti nelle scuole lucane”.