E’ stato firmato da Natuzzi, sindacati e istituzioni un verbale di accordo quadro sul piano industriale relativo alla newco di Ginosa (Taranto). Il piano – che prevede la lavorazione del taglio del poliuretano per le imbottiture presso lo stabilimento di Ginosa e investimenti per 5 milioni di euro – consentirà la riassunzione dei 215 lavoratori in esubero, previa contestuale concessione della Cigs (cassa integrazione guadagni straordinaria) in deroga da parte della Regione Puglia. Ciò – spiegano dalla Natuzzi in una nota – permetterà di raggiungere l’obiettivo dell’esubero zero, punto d’arrivo di tutti gli accordi siglati dal 2013 a oggi.
L’accordo quadro – rileva la società pugliese – è stato siglato durante la cabina di regia tenutasi presso il ministero dello Sviluppo economico. Natuzzi annuncia che a partire dal prossimo gennaio 2017 gli operai delle fabbriche, attualmente in regime di solidarietà, incrementeranno l’orario di lavoro giornaliero a sei ore. Ciò sarà possibile grazie agli investimenti che l’azienda sta continuando a fare con l’apertura di negozi nel mondo e con il rientro in Puglia dell’ultima tranche di produzioni della gamma Editions, attualmente prodotta all’estero.
“Grazie all’impegno e alla responsabilità di tutte le parti coinvolte, siamo riusciti a dimostrare che si può ridare un’opportunità di lavoro anche a collaboratori che erano fuori dall’attività produttiva da oltre 12 anni”, spiega Antonio Cavallera, responsabile risorse umane di Natuzzi. “Il progetto della newco di Ginosa – prosegue – rappresenta un’ulteriore prova concreta di come l’azienda sia da sempre impegnata a lavorare per affrontare i problemi derivanti dalla competizione globale, con spirito costruttivo, responsabilità e realismo. Il gruppo ha sempre tenuto fede alla propria missione sociale, salvaguardando il più possibile l’occupazione sul territorio”.
L’accordo è “un risultato a cui molti non credevano: dopo dieci anni di cassa integrazione abbiamo posto le condizioni per fare ripartire lo stabilimento”, commenta la viceministra Teresa Bellanova, che è stata impegnata nella trattativa. “Portiamo a casa un risultato soprattutto per i lavoratori e le loro famiglie. Per il governo è un ottimo punto di sintesi tra azienda e sindacato. Le persone nei territori più in difficoltà non devono essere abbandonate o essere oggetto di contrasti politici. Daremo tutto il supporto del governo alle parti sociali perché questo progetto possa andare avanti nel migliore dei modi”, aggiunge Bellanova.
“Grazie all’intervento del governo, il decreto correttivo al Jobs act ha aumentato dal 5 al 50 per cento le risorse a disposizione delle regioni per l’utilizzo della cassa in deroga, estendendone l’applicazione anche al 2017”.