Una camera di consiglio di appena venti minuti e, in un’aula affollata, la Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti per la Basilicata, in composizione collegiale, ha emesso la sentenza di non parificazione dello schema di rendiconto generale della Regione Basilicata per l’esercizio.
Sulla base di quali elementi è stata presa questa decisione lo abbiamo chiesto al Presidente, Giuseppe Teti.
Il Procuratore Luigi Cirillo aveva chiesto la parifica parziale, “escludendo dalla stessa quelle voci di bilancio per le quali risultasse una erroneità di contabilizzazione o una illegittimità”.
“Abbiamo anche verificato – ci ha dichiarato – che c’è anche una separata relazione sulle leggi di spesa che possono portare problemi non a livello di bilancio ma di copertura finanziaria della spesa”.
Nella relazione introduttiva all’udienza, il giudice Vanessa Pinto, ha illustrato le criticità riscontrate nel documento contabile della Regione relativo al 2015, facendo anche riferimento al rapporto tra Regione ed enti locali, nei confronti dei quali non si sarebbe ottemperato all’obbligo di erogare i previsti finanziamenti (particolare riferimento ai Comuni della Val d’Agri per quanto riguarda l’utilizzo delle rojalties); alla riorganizzazione di alcuni enti sub regionali e all’investimento in termini finanziari messo in campo dalla Regione Basilicata per un diverso ruolo di Sviluppo Basilicata.
Ai rilievi dei giudici il Presidente Pittella ha risposto, illustrando quello che, pur tra notevoli difficioltà, è stato fatto e dichiarando la totale disponibilità ad integrare, laddove dovesse essere chiesto dalla Corte, la documentazione per meglio chiarire le scelte fatte.
Appena emessa la sentenza, ecco quanto Pittella ha dichiarato ai giornalisti
Alla domanda: “Cosa accadrà ora?”, ecco cosa ha risposto Pittella
Numerose le reazioni dal mondo politico ed istituzionale. Ve ne daremo conto in un prossimo articolo.