Ci avremmo giurato, ripensando a quante campagne campanilistiche sono state fatte per l’Intercity che si voleva fermasse … anche in aperta campagna! Ricorderanno i nostri lettori le proteste di sindaci, parlamentari: deve fermarsi a Picerno, Baragiamo, Bella Muro!
Oggi l’impressione che abbiamo è che, per quanto riguarda il Frecciarossa, ancor prima che sia ufficializzato il suo reale utilizzo sulla tratta Taranto-Potenza-Roma, si stiano ripropomendo le stesse battaglie campanilistiche.
Battaglie campanilistiche alle quali fa riferimento il consigliere regionale del Pd, Vito Giuzio, il quale in una nota afferma: “Se la polemica diventa nuova guerra di campanile e tra territori, come nella scelta della stazione di fermata in provincia di Matera (tra Ferrandina e Metaponto), la pretestuosità è ancora più nociva e pericolosa perché alimenta nuovi focolai di contrapposizioni campanilistiche che nuocciono alla tenuta dell’unità regionale e – prosegue Giuzio – non fanno certo l’interesse delle nostre comunità, ciascuna delle quali vorrebbe il treno più veloce sotto casa e ne avrebbe legittimamente diritto”.
Afferma ancora Giuzio: “Deve, invece, prevalere un atteggiamento di responsabilità contestualmente ad una lettura e ad un’interpretazione rigorose ed oggettive di provvedimenti e fatti e senza alimentare tra parlamentari ed amministratori regionali inutili gare di protagonismo”.
Nel riconoscere l’impegno profuso dal Governo Pittella, ed in particolare dall’assessore Benedetto, per velocizzare e rendere moderni i collegamenti da e per Roma e il centro-nord, “un obiettivo che sinora era stato solo sfiorato da chi l’ha preceduto”, Giuzio “sommessamente” suggerisce “a vecchi e nuovi detrattori e ai ‘benealtristi’ di maggioranza come di minoranza, di abbandonare la polemica per il gusto della polemica e contribuire invece a non sminuire la ‘forza contrattuale’ del Governo regionale (nei confronti in questo caso di FS) dando un’immagine ‘divisiva’ della nostra comunità”.
Bisogna invece impegnarsi – è l’augurio di Giuzio – “per raggiungere quei risultati da tutti auspicati anche attraverso l’imminente attuazione del nuovo Piano Regionale Trasporti che è lo strumento principale per determinare una svolta nella mobilità dei nostri cittadini”.
Bisogna farlo – conclude – “abbandonando posizioni preconcette o peggio ancora tipici di sabotatori di treni”, in attesa che – per dirla con l’esponente del Pd – “il capostazione dia il via libera al Frecciarossa”.
Si riuscirà? Se si riuscirà non certo per il buon senso di chi oggi alimenta polemiche ma semplicemente perchè Trenitalia non avrà nessuna intenzione di ridimensionare un servizio che ha nella velocità e nella riduzione dei tempi di percorrennza le sue pecularietà: da Salerno a Torino solo dieci fermate!
Per quanto riguarda la polemica su dove far fermare il Frecciarossa, pensiamo che sarebbe più opportuno Metaponto per servire i centri della costa ionica, attualmente i più penalizzati dai collegamenti ferrovieri.
Matera? Bisogna che ci si convinca che il collegamento più logico della Città dei Sassi è con Bari, potenziando l’attuale ferrovia delle Fal. Significherebbe in poco più di mezz’ora raggiungere il capoluogo pugliese ed usufrire di treni ad alta velocità e soprattutto dell’aeroporto. Bari da dove giungono e giungeranno le migliaia di turisti richiamati dalla Capitale della Cultura 2019.
Lo stesso ministro Dario Franceschini lo ha detto, chiudendo definitivamente la questione della Ferrandina-Matera, un’opera scandalosamente incompiuta per la quale sono state spese centinaia di miliardi in vecchie lire senza che nessuno abbia risposto delle proprie responsabilità. Ed a pensare che qualcuno auspicava ancora che riprendessero i lavori!