Nei giorni scorsi, i finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Matera hanno eseguito due provvedimenti di sequestro emessi dal Giudice delle Indagini Preliminari del locale Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, nell’ambito di distinti procedimenti penali per violazioni tributarie connesse all’omesso versamento delle imposte.
In entrambi i casi, la misura cautelare è stata disposta a conclusione di accertamenti patrimoniali compiuti dalla Guardia di Finanza a seguito di segnalazioni inviate all’Autorità Giudiziaria dalla Agenzia delle Entrate di Matera.
L’Ufficio finanziario, infatti, attraverso i controlli automatizzati delle dichiarazioni, aveva riscontrato che una impresa individuale ed una società di capitali, rispettivamente operanti nel settore dei trasporti e delle costruzioni, non avevano provveduto al versamento dell’imposta sul valore aggiunto dovuta, superando la soglia di imposta evasa richiesta dalla norma penale per la sussistenza del reato.
Nello specifico, l’imprenditore individuale aveva omesso il versamento dell’Iva dovuta per il periodo d’imposta 2011, per un ammontare pari ad € 290.793,00, mentre la società non aveva versato il proprio debito dell’ Iva per l’anno 2013, ammontante ad € 510.624,00.
Gli accertamenti delle Fiamme Gialle materane hanno consentito di ricostruire il patrimonio degli indagati, rilevando la titolarità di beni (terreni, fabbricati, disponibilità bancarie) da sottoporre a sequestro fino a concorrenza delle somme dovute all’Erario.
Il contrasto alle condotte che, attraverso l’evasione e la frode fiscale, recano nocumento alle entrate del bilancio nazionale costituisce una assoluta priorità per la Guardia di Finanza che, anche attraverso opportune forme di collaborazione con gli uffici giudiziari e finanziari, prosegue costantemente l’azione di tutela della sicurezza economico finanziaria.