Sebbene fosse ai domiciliari, Vito Rondinone, 42 anni, probabilmente non aveva smesso di svolgere la sua abituale attività di spacciatore. La conferma l’hanno avuta gli agenti della polizia che il 15 settembre scorso lo hanno sorpreso fuori casa insieme ad un giovane albanese incensurato.
In seguito alla segnalazione all’autorità giudiziaria, il Gip del Tribunale di Potenza ha disposto per il Rondinone la detenzione in carcere.
Nel corso dell’esecuzione del provvedimento, nella sua abitazione – come precisato in una conferenza stampa in Questura a Matera – sono stati trovati 71 grammi di eroina che avrebbero consentito di confezionare 350 dosi, per un valore di diecimila euro.
L’arresto di Rondinone – hanno precisato nella conferenza stampa il capo della squadra mobile, Fulvio Manco, e il vice questore aggiunto Luisa Fasano – è avvenuto nel corso di normali controlli ai quali sono sottoposti tutti coloro che sono agli arresti domiciliari, provvedimento restrittivo che non consente – semmai qualcuno dovesse pensarlo – di continuare a volgere l’attività illecità, per la quale il provvedimento stesso è stato adottato.