Il gip di Potenza, Rosa Larocca, ha modificato la misura degli arresti domiciliari nel divieto di dimora a Corleto Perticara (Potenza) per l’ex sindaco del centro lucano, Rosaria Vicino, coinvolta nell’inchiesta della Procura di Potenza sulle estrazioni petrolifere in Basilicata. La notizia, pubblicata da alcuni quotidiani locali, ha trovato conferma in ambienti giudiziari. Il giudice ha quindi parzialmente accolto l’istanza dei legali di Vicino, che avevano chiesto la revoca delle misure cautelari per l’ex sindaco di Corleto Perticara. Vicino era ai domiciliari dallo scorso 31 marzo: il prossimo 6 ottobre a Potenza inizierà l’udienza preliminare (in cui sono imputate complessivamente 59 persone e dieci società), per i due filoni dell’inchiesta che riguardano i lavori di realizzazione del Centro Oli della Total e il trattamento degli scarti di produzione del Centro Oli dell’Eni, a Viggiano (Potenza). Il terzo filone, quello che riguarda gli interessi della presunta “cricca” capeggiata da Gianluca Gemelli sul porto siciliano di Augusta, è stato invece trasferito a Roma per competenza territoriale.
Di seguito le immagini del primo interrogatorio della Vicino del 6 aprile scorso