Nella nottata di venerdì 23 settembre, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Lagonegro hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di D.A. rumeno del 1967, residente in Lagonegro, coniugato, operaio, pregiudicato per reati contro la persona, il patrimonio e in materia di armi.
Il fermo è stato eseguito poiché l’uomo era gravemente indiziato dei reati di sequestro di persona e violenza sessuale nei confronti di una sua connazionale.
Le indagini sono scattate immediatamente dopo la denuncia che quest’ultima ha presentato presso la Compagnia Carabinieri di Lagonegro, approfittando di essere rimasta da sola nell’abitazione del suo aguzzino il quale, nelle tre serate precedenti, aveva abusato e aveva fatto abusare sessualmente di lei ad altra persona non nota, ma in fase di identificazione.
Il fermato, inoltre, aveva inferto alla donna con un rasoio da barbiere, una serie di lesioni sul collo e sul torace, giudicate guaribili con 7 gg. di cure mediche, e le aveva sottratto i documenti d’identità al fine di tenerla segregata presso la propria abitazione e ridurla in schiavitù.
Nel corso della perquisizione domiciliare immediatamente eseguita presso l’abitazione del rumeno, sono stati rinvenuti i documenti d’identità della donna e il rasoio da barbiere utilizzato per le sevizie.
Al termine delle formalità di rito il fermato è stato associato presso la Casa Circondariale di Potenza in attesa di udienza di convalida avvenuta lunedì mattina presso il Tribunale di Lagonegro, a seguito della quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere.