L’ex sindaco di Corleto Perticara (Potenza), Rosaria Vicino (Pd), ha una “personalità” e una “dimostrata capacità di condizionamento di persone a lei legate da perduranti interessi politici ed economici” tali da far pensare che possa inquinare le prove dell’inchiesta sul petrolio in Basilicata, nella parte che la riguarda e che la portò agli arresti domiciliari il 31 marzo scorso.
Lo dice l’ordinanza con la quale la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso contro gli arresti domiciliari, rifiutando anche di concedere all’indagata una misura cautelare meno afflittiva, proprio per “evitare che la ricorrente possa fruire di una incontrollata libertà di comunicazione con soggetti terzi”.
Fonte: Ansa