Sono ormai trascorsi più di sette giorni da quando ha avuto inizio l’occupazione a Potenza del palazzetto dello sport Coni di Montereale, avvenuta lunedì 5 settembre da parte dei collettivi “Potenza ribelle” e “Controra”.
Siamo entrati con le nostre telecamere all’interno della struttura ieri, domenica 11 settembre, in occasione dell’incontro organizzato tra i membri del collettivo ed alcuni abitanti del quartiere. Oggetto del dibattito sono state le problematiche inerenti la zona di Montereale, al fine di poter coordinare alcune iniziative volte al miglioramento del quartiere.
Con l’occasione abbiamo potuto anche verificare lo stato dei luoghi, valutare l’effettivo lavoro svolto dagli occupanti per rendere vivibile l’ormai abbandonata palestra, situata al piano inferiore dell’immobile, e raccogliere le dichiarazioni sia dei diretti interessati sia dei cittadini presenti all’incontro e confrontarle con la posizione presa dalle istituzioni locali.
Quello che abbiamo riscontrato, recandoci sul posto, è stata una grande organizzazione da parte dei manifestanti che, dopo aver liberato l’accesso dalla vegetazione incolta, proliferata con il tempo, hanno ripulito la palestra ed organizzato una serie di incontri e di serate autogestite ed auto organizzate.
Lo spirito che ha mosso l’iniziativa dei collettivi è stato, come ha dichiarato Pietro di ‘Potenza Ribelle’, “l’esigenza di restituire alla collettività ed alla cittadinanza uno spazio in cui realizzare attività sociali, discussioni politiche, eventi culturali e mostre d’arte per esprimere la propria creatività. La scelta di liberare uno spazio – ha aggiunto Pietro – deriva dalla volontà di sensibilizzare prima di tutto chi partecipa a questo tipo di iniziativa a gestire lo spazio in maniera autonoma e responsabile per far si che i creatori delle attività diventino i primi fruitori”.
Di seguito le interviste a occupanti e cittadini
La posizione delle istituzioni sulla vicenda è sostanzialmente coerente con quanto emerso dalla nota del sindaco De Luca datata 6 settembre, con la quale il primo cittadino potentino aveva dichiarato di aver “ricevuto alcuni rappresentanti dell’associazione protagonista dell’iniziativa svoltasi all’interno del Palazzetto Coni di Montereale” e nella stessa nota aveva altresì reso noto “come l’immobile, che non è di proprietà comunale, sia stato ceduto dal Coni all’Agenzia del Demanio. Nelle prossime settimane la stessa Agenzia, secondo quanto a conoscenza del Sindaco, accoglierà la richiesta del Comune affinché il Palazzetto venga acquisito al patrimonio municipale. Da quel momento si porranno in essere tutte le iniziative utili alla ristrutturazione dell’edificio, consistenti nell’inserimento nella programmazione dei fondi europei PO-FESR 2014-2020, così da restituirlo alla sua funzione originaria”.
Anche l’addetto stampa del comune di Potenza, Marco Fasulo, contattato dalla nostra redazione, ha confermato che già da tempo è in corso una interlocuzione con l’Agenzia del Demanio il cui responsabile ha assicurato che al massimo entro tre settimane avverrà la cessione del bene al Comune. Resterà solo da chiarire se a titolo gratuito od oneroso.
In risposta alle istituzioni i collettivi fautori dell’iniziativa hanno affermato che la scelta di liberare lo spazio è stata una scelta politica al fine di sollevare il problema non solo sul palazzetto dello sport di Montereale ma su tutti gli immobili abbandonati in città.
Chiara la posizione anche in merito ad un eventuale affidamento dell’immobile al Comune.
I collettivi hanno inoltre affermato che in una simile ipotesi non interferiranno con i lavori poiché, qualora iniziassero concretamente, si aprirebbe un sereno confronto con le istituzioni.
Piena approvazione all’iniziativa c’è stata anche da parte dei cittadini che sono intervenuti all’incontro e che, oltre a notare la grande organizzazione all’interno della struttura occupata ed il carattere costruttivo di alcune iniziative, hanno appoggiato il progetto dei giovani occupanti, sicuri che gli stessi saranno disposti ad abbandonare l’immobile appena inizieranno i lavori.