I sindacati hanno pertanto deciso di attendere l’esito del confronto per esprimere le proprie valutazioni e adottare le conseguenti azioni. “Ora si apre uno spiraglio per evitare lo sciopero – annunciano i tre segretari – ma attendiamo i fatti. Approvare il nuovo piano regionale dei trasporti senza alcun confronto sindacale – spiegano Bevilacqua, Costa e Carone – sarebbe stata una clamorosa forzatura antidemocratica in ragione dei numeri che esprime il settore, con oltre 50 aziende attive e 1.300 dipendenti, e in ragione di quanto dispone l’art. 20 della legge regionale n. 22 del 1998, vale a dire l’osservatorio regionale della mobilità.
Del resto, lo stesso assessore Nicola Benedetto – fanno notare i tre sindacalisti – nel corso dell’incontro con i segretari confederali del 5 settembre aveva preso l’impegno di riconvocare le parti il 19 settembre per analizzare i contenuti e le indicazioni politiche della bozza. Poi la brusca accelerazione e, oggi, la marcia indietro che consideriamo saggia e doverosa”.
In riferimento ai problemi strutturali che investono il settore dei trasporti, Bevilacqua, Costa e Carone sottolineano la totale contrarietà alle ipotesi paventate di spezzatino aziendale nelle prossime gare e tibadiscono quanto già sostenuto da Angelo Summa, Nino Falotico e Carmine Vaccaro sul fatto che il documento confederale ‘Basilicata 2020’ contiene indirizzi precisi circa la visione dei sistemi di trasporto in Basilicata, così come contiene una chiara indicazione circa la possibilità di individuare a mezzo gara un unico soggetto che possa gestire il trasporto pubblico locale regionale su gomma; una scelta dettata dalla necessità di migliorare gli standard di qualità del servizio e assicurare le giuste economie di scala.
La soluzione prospettata del soggetto unico – concludono i segretari di Filt, Fit e Uilt – garantirebbe inoltre ai lavoratori del settore uniformità di regole contrattuali, regole che l’assessore dovrebbe conoscere bene vista la sua conclamata estrazione imprenditoriale”.
Sulla questione trasporto interviene anche Pietro Simonetti del Coordinamento politiche migranti Regione Basilicata.
“La prossima approvazione del piano regionale dei trasporti rappresenta – sotiene Simonetti – l’occasione per organizzare il servizio pubblico per i lavoratori agricoli, quindi per i migranti, oltre 25 mila nel 2015, che rappresentano la maggioranza degli assunti nel settore solo nel Metapontino. Nello stesso periodo oltre 14 mila migranti sono stati impegnati nelle attività di raccolta dei prodotti ortofrutticoli.
“La maggioranza dei lavoratori – continua Simonetti – ora utilizza il trasporto organizzato dalle coop fantasma e dai caporali che incassano dai 4 ai dieci euro per ogni lavoratore specie nel Metapontino dove sono trasportati dalla Calabria e dalla Puglia. Anche per quanto riguarda il trasporto in area urbana, come nel caso di Venosa, Lavello ed altre città non sono attualmente previste corse del servizio cittadino”.