“La forte determinazione di Amalia, l’imprenditrice agricola di Casale Nibbi, una piccola frazione rurale di Amatrice, a resistere dopo il terremoto che ha fortemente danneggiato laboratorio e stalla dell’azienda di famiglia, è un segnale importante della volontà di una generazione di agricoltori, i giovani, che è innamorata della terra e non ha intenzione di andare via”.
Lo afferma Maria Pirrone, presidente nazionale di Agia, l’associazione dei giovani imprenditori della Cia in Basilicata. “Amalia sarà costretta a trovare nuovi mercati di vendita del miele e dei formaggi della propria azienda, a ricostruire laboratorio e stalla, a mettere in sicurezza il gregge, ma l’impegno va incoraggiato e sostenuto. Ed è quello che vogliamo fare come associazione di giovani imprenditori che sono mobilitati in queste ore in tutt’Italia per manifestare solidarietà e per dare aiuti alle comunità rurali colpite dal sisma.
Ci sono agriturismi delle aree limitrofe a quelle terremotate che hanno messo a disposizione l’accoglienza di famiglie e aziende che stanno raccogliendo aiuti alimentari da consegnare alle mense organizzate dalla Protezione Civile perché comunque siano garantiti prodotti tipici e di qualità.
Le parole di Amelia “Non me ne vado, abbiamo tutto qui. Un bel respiro e si riparte. Cerchiamo di aiutarci l’un l’altro per superare il disastro” sono un incoraggiamento per giovani e meno giovani agricoltori dei centri terremotati. L’esperienza che viene da altre aree rurali colpite da sisma, dall’Emilia, all’Abruzzo sino a Irpinia e Basilicata è in proposito significativa perché in quelle tragiche situazioni sono stati innanzitutto i giovani in prima fila ad assicurare la ricostruzione di stalle, laboratori e aziende distrutte e con essa la ripresa produttiva e dell’economia rurale.