“Oramai l’Istituto penitenziario di Matera, da qualche tempo è arrivato alla capienza stabilita: 153 detenuti, tanto da non avere un solo posto a disposizione per eventuali arresti in loco. Le istituzioni fanno ancora finta di nulla nonostante più volte si stato denunciato che in Basilicata gli istituti sono al collasso”.
E’ quanto denuncia il segretario regionale dell’Ugl Polizia Penitenziaria Basilicata, Giovanni Grippo, il quale fa riferimento a quanto accaduto in occasione dell’arrivo nella casa circondariale materana contemporaneamente di otto detenuti.
“Nel turno di notte – precisa Grippo – le unità in servizio erano solamente n.7, compresa la sorveglianza generale assegnata a un Assistente Capo, compito non previsto nè dal regolamento di servizio, nè dalle normative vigenti. Inoltre sempre nello stesso turno – prosegue Grippo -, vi era presente una sola unità di polizia penitenziaria femminile”.
Per poter procedere a tutte le operazioni previste in caso di arrivo di detenuti – denuncia il segretario regionale dell’Ugl – è stato necessario far rimanere in servizio volontariamente fino alle 3 di notte, alcune unità di polizia penitenziaria che erano smontate alle 24.
Nei turni notturni invece – ricorda Grippo – le unità devono essere necessariamente undici, come previsto dal Protocollo d’Intesa, con la presenza obbligatoria del personale del ruolo dei sovrintendenti o ispettori come da ordine di servizio.
Dopo quanto accaduto che conferma la grave situazione di organico esistente nela carcere di Matera, Grippo ritiene non più rinviabile che della questione si faccia carico il Prefetto, al quale chiede che intervenga sugli Organi preposti affinché “avvenga l’immediata rimozione del Comandante di reparto in quanto non in grado di gestire la difficile situazione”.