Lo smantellamento, su intervento della Capitaneria di Porto, al lungomare di Policoro, di strutture mobili di poche decine di metri quadri, al servizio dei turisti, sia per le modalità con cui è avvenuto – un autentico blitz – che per gli effetti provocati non è solo un duro colpo per operatori che svolgono attività stagionale regolare, a differenza di tanti ambulanti abusivi, tollerati, ma anche per i numerosi turisti.
Lo afferma il vice presidente del Consiglio Regionale, Paolo Castelluccio (Fi), riferendo che si è preferito il blitz repressivo rispetto ad altre modalità che si potevano seguire, pur necessarie a garantire la regolarità di attività commerciali e di servizi. Il lungomare di Policoro dopo i lavori di adeguamento funzionale ed ammodernamento è tornato ad essere la località d’estate più frequentata e quella più amata dalla movida giovanile. E’ stato finalmente possibile dare un’immagine moderna di città turistica proiettata verso target nazionali ed internazionali e verso le giovani generazioni. Ma i servizi all’utenza sempre più numerosa a luglio ed agosto ed esigente – aggiunge Castelluccio – sono essenziali a rafforzarne ruolo e funzioni, altrimenti si ripeterà l’esperienza delle stagioni turistiche passate con presenze serali-notturne limitate.
Nel ricordare l’iniziativa svolta in occasione della Legge Finanziaria 2015 della Regione, attraverso un proprio emendamento e una incalzante battaglia istituzionale per consentire agli stabilimenti balneari di non smantellare le strutture dopo settembre e che ha ottenuto finalmente il successo con provvedimenti europei e governativi, il vice presidente evidenzia la contraddizione che si è determinata. Da una parte si punta ad allungare la stagione e le attività degli stabilimenti balneari che potranno continuare l’attività sul lungomare anche dopo il tradizionale periodo di vacanze estive e dall’altra si penalizzano altri operatori che sono complementari ed arricchiscono l’offerta di servizi. Diventa perciò necessario un’iniziativa coordinata Regione-Comune Policoro-Capitaneria di Porto per definire un regolamento che consenta di far funzionare strutture mobili almeno d’estate. E poiché è un problema che non riguarda solo Policoro si pone la necessità di aggiornare a livello regionale il Piano dei Lidi perchè le aree balneari possano diventare tutto l’anno attività permanenti di ristorazione, commercio, vetrine di prodotti agricoli e alimentari di qualità, in grado di rilanciare l’economia locale e l’occupazione.