E’ stato deliberato ieri, venerdì 29 luglio, e presentato alla stampa durante una conferenza stampa, il nuovo piano organizzativo della sanità lucana che sarà operativo dal 1 gennaio 2017.
Ad esporlo ai giornalisti il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, l’assessore alla sanità, Flavia Franconi, il direttore generale del Dipartimento Politiche della persona, Donato Vincenzo Pafundi, e tutti i direttori generali delle strutture sanitarie regionali: Pietro Quinto, direttore dell’Asm, Rocco Maglietta, direttore generale dell’A.O.R. San Carlo, Giuseppe Cugno, direttore dell’Irccs Crob, Giambattista Bochiccio, direttore dell’Asp.
Presenti anche il presidente della IV Commissione, Luigi Bradascio, Nicola Benedetto, assessore alle infrastrutture, Luca Braia, assessore all’agricoltura, e Roberto Cifarelli, capogruppo del Pd in consiglio regionale.
“Il ddl di riordino del sistema sanitario regionale deliberato dalla Giunta, è l’approdo di un complesso ed ampio dibattito con le aziende sanitarie lucane e i territori”, ha dichiarato il presidente Pittella. “Una riforma che va in continuità con le modifiche degli anni scorsi e che ci permetterà di mantenere stabilità funzionale ed economica sempre puntando al miglioramento della qualità alla domanda di salute”, ha aggiunto il governatore.
“Abbiamo intenzione di istituire un osservatorio disturbando esperti internazionali e nazionali, per seguire gli effetti della riforma messa in campo e per non precluderci eventuali ed ulteriori miglioramenti”.
“Una riforma approvata con il contributo di tutta la Giunta e della maggioranza – ha sottolineato Pittella – Abbiamo fatto il tour in tutti gli ospedali della regione, politicamente e istituzionalmente, per spiegare le novità e i miglioramenti di questa riforma e cercare di renderla il più comprensibile possibile soprattutto perché parliamo della salute dei nostri cittadini”.
“Non stiamo chiudendo niente – ha concluso il presidente – stiamo riorganizzando tutto nell’interesse dei cittadini”.
Ecco i 5 punti centrali della riorganizzazione:
- l’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo”, che è DEA di secondo livello, assume la titolarità dei presidi ospedalieri di base di Lagonegro, Melfi e Villa d’Agri per costituire un’unica struttura ospedaliera articolata in più plessi;
- l’Asp assume la titolarità del presidio ospedaliero di Pescopagano che questa legge individua come presidio ospedaliero distrettuale;
- il Madonna delle Grazie di Matera, DEA di primo livello, comprenderà anche il Pronto soccorso attivo di Policoro e costituisce un unico presidio ospedaliero articolato sul territorio nei due plessi di Matera e Policoro;
- l’Asp avrà competenza esclusiva sul sistema di emergenza urgenza 118;
- l’Irccs Crob di Rionero manterrà la sua autonomia.
“Si tratta di un sistema nuovo di governance fondata su reti organizzative, operative, funzionali fra le aziende e gli enti del Ssr”, ha commentato Pittella. “Una riforma resasi necessaria da un mutato scenario normativo (vincoli di finanza pubblica, DM 70 che fissa standard qualitativi, strutturali e tecnologici, le disposizioni improrogabili in tema di orari di lavoro) che punta a migliorare la qualità e l’appropriatezza del sistema di offerta”.
“Si uniforma e si riorganizza tutta la rete assistenziale regionale, non si chiudono ospedali. Come erroneamente e strumentalmente qualcuno continua a sostenere.
Continueremo a stare sui territori, ad aprirci al confronto e ad illustrare la riforma”.
Sentiamo le dichiarazioni del presidente Pittella
La novità più interessante per i cittadini-utenti, a parte la separazione tra “territorio” e “acuzie” è sicuramente quella dell’unificazione di tutti i 118 regionali che saranno sotto la guida dell’Asp. I sistemi di comunicazione diventano unici (radioponte e protezione civile) e l’elisoccorso farà anche il volo notturno e potrà raggiungere ogni comune con un campo sportivo illuminato.
“Appena l’Enac ci darà le disposizioni chiameremo e avviseremo tutti i sindaci della Basilicata”, ha sottolineato Pittella. Inoltre saranno acquistate 15 autoambulanze per il rispetto dei 21 minuti di percorrenza dal punto di sosta dell’autambulanza al punto dell’incidente prevedendo, inoltre, la medicalizzazione a bordo.
Per quanto riguarda la radioterapia: sarà messa anche al San Carlo e al Madonna delle grazie di Matera, ma il governo sarà unico, così come le liste di attesa, e affidato al Crob di Rionero.
Per quanto riguarda la sanità privata Pittella ha dichiarato che “non c’è da parte della Regione una volontà preclusiva”.
“Il privato ha un senso se continua a svolgere un ruolo complementare al pubblico e se migliora l’offerta totale di servizi. Come per il pubblico anche per il privato ci sono decisione legate a norme nazionali e regionali e a scelte di politica sanitaria che la Regione con il Dipartimento che sono motivo di dibattito di queste ore”, ha concluso Pittella.
Il presidente della IV Commissione, Luigi Bradascio, ha dichiarato che la riforma è “assolutamente positiva” e che non precluderà iniziative di ascolto e di modifica da parte dei cittadini o delle associazioni. “Le mie porte saranno sempre aperte, la nostra disponibilità all’ascolto c’è – ha detto Bradascio – Tutti quelli che vorranno portare idee, correzioni, saranno adulti dalla quarta Commissione che sarà sempre disponibile all’ascolto”.
“Questa riforma è il frutto di un lavoro tecnico e politico fatto collegialmente che termina oggi con questo disegno ma che continuerà nei prossimi mesi con l’ascolto degli stakeholders e dei territori – ha dichiarato Roberto Cifarelli – Un argomento che andava affrontato mantenedo coesa la maggioranza, così come è stato, per far si che la riforma venga approvata anche prima del 1 gennaio 2017″.
“Un momento importante per la Basilicata e un grazie particolare a tutto il tavolo tecnico che ha portato alla redazione di questo disegno di legge”, ha detto l’assessore Flavia Franconi. “Un grazie anche alla maggioranza e al supporto costante del presidente Pittella che non dimentica di essere un medico”.
“Questa riorganizzazione del sistema sanitario – ha dichiarato la Franconi – nasce si dal rispetto di norme e leggi nazionali, ma anche dall’esigenza di rimodernare e innovare la sanità attraverso la sostenibilità e i nuovi progetti di telemedicina. Accanto alla riforma sono stati fatti anche i nuovi piani sociali di zona costruiti insieme al mondo sociale e sanitario. Non possono più stare distaccati sociale e sanitario per andare incontro ai nuovi bisogni che potranno essere soddisfati anche dalla reti”.
“Sembra una riforma nuova ma in questi anni abbiamo fatto piccoli passi per avvicinarci ad essa – ha concluso l’assessore – Grande riforma tecnologica e grandi investimenti per arrivare ad un sistema sanitario moderno ed attrezzato. Ci sono ancora 80 milioni da spendere per la sanità”.
Il direttore generale dell’A.O.R. San Carlo, nel successivo incontro svoltosi nella Palazzina degli Uffici, ha annunciato che è entrata nel vivo la fase operativa per la creazione dell’Istituto Reumatologico Lucano, che sarà diretto dal professor Ignazio Olivieri.
Il protocollo operativo, elaborato dal gruppo di lavoro, diretto dal direttore Olivieri definisce i programmi di ricerca, le fasi progettuali, il cronoprogramma. In ragione dei tempi di attuazione del progetto, nonché delle risorse economiche ora disponibili, il progetto potrà realizzarsi in due fasi: quella di avvio e quella a regime, trasferendo le risorse già assegnate per l’anno 2015 alle successive annualità (dal 2016 fino al 2018/19).