Sono giunti in migliaia a Potenza da quasi tutti i Comuni della Basilicata e da alcune regioni limitrofe. Una manifestazione davanti alla sede della Regione Basilicata, organizzata dalla Coldiretti, per denunciare la crisi che investe il settore per la mancanza di garanzie per i produttori italiani che subiscono la concorrenza straniera.
In particolare, è stato denunciato il problema che investe la cerialicoltura: il costo del grano è calato di molto e i produttori ne subiscono le conseguenze.
Eppure la qualità del grano italiano – hanno ribadito i responsabili regionali e nazionali della Coldiretti di Basilicata – è migliore. Bisogna tutelarla, bloccando le importazioni a dazio zero.
La presenza di tanti agricoltori, giunti a Potenza con i propri mezzi agricoli, è stata per l’intera categoria una iniezione di fiducia e un invito a continuare l’attività, che – hanno detto sia il presidente che il direttore della Coldiretti lucana, Piergiorgio Quarto e Francesco Carbone – ha bisogno del sostegno della politica e delle istituzioni.
Per una tazzina di caffè – hanno denunciato i partecipanti alla manifestazione – ci vogliono quindici chili di grano.
L’interesse dell’agricoltura – hanno aggiunto – è l’interesse di tutta l’Italia.
Sull’esigenza di tutelare l’agricoltura lucane si è soffermato, nel suo intervento, il consigliere regionale Vito Santarsiero, secondo il quale bisogna che tutti s’impegnino per difenre un settore vitale per l’economia del paese; e numerosi sindaci che hanno partecipato alla manifestazione.
Durante la manifestazione, in attesa che una delegazione incontrasse il Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, e l’assessore regionale all’agricoltura, Luca Braia, sul palco montato su un camion si sono succeduti numerosi coltivatori, i quali hanno raccontato la propria esprienza e fatte proposte.
Ecco l’intervento dell’assessore Braia