Hanno ricordato le vittime (otto, tra le quali quattro bambini) di quella maledetta frana che si portò a valle l’intera collina Timpone. Un boato e intere palazzine sbriciolate dalla massa di fango. Sotto le macerie otto corpi: i fratellini Durante, Giuseppe,Maria, Maddalena, rimasti soli in casa perché papà Vincenzo era guardia notturna e mamma Lucia era uscita di casa dieci minuti prima per andare al lavoro nel metapontino, per la raccolta delle fragole; i coniugi Rita e Rocco Gallo, Giuseppe Formica e sua moglie Linuccia assieme alla loro figlia Francesca, di appena un mese.
E ieri pomeriggio sono stati proprio i nipoti di Rocco Gallo e Giuseppe Formica a deporre, insieme al sindaco di Senise, Giuseppe Castronuovo, una corona di fiori davanti al cippo che ricorda il tragico evento.
In suffragio delle vittime, nella chiesa di San Francesco, il parroco di Senise, don Pino Marino ha celebrato una messa.
In chiesa tanti cittadini che hanno voluto esprimere la propria solidarietà ai parenti delle vittime ed ai sopravvissuti alla frana. Qualcuno ha fatto notare l’assenza delle istituzioni regionali, presenti solo gli amministratori locali. Ma gli abitanti di Senise a questo sono abituati perchè anche ai funerali delle vittime, trent’anni fa, – ricordano in molti – non c’era nessuno.
La frana di Senise è stata ricordata lunedì sera in un incontro promosso dalla testata giornalistica on line “La Siritide.it” (ne parliamo in altra parte della testata – n.d.d.r) che ha anche realizzato un documentario, che vi riproponiamo.