Dopo la nomina dei nuovi assessori al Comune di Potenza (leggi articolo), è polemica in casa Pd. Critiche anche le opposizioni.
Di seguito le dichiarazioni all’indomani della decisione del sindaco De Luca.
Gianpaolo Carretta, Nicola Lovallo e Lucia Sileo (Pd)
A contestare il metodo che praticamente ha escluso dalla decisione il gruppo dirigente cittadino sono i consiglieri comunali Gianpaolo Carretta, Nicola Lovallo e Lucia Sileo.
“La nomina della nuova Giunta con la presenza di esponenti del Pd senza che la direzione cittadina abbia mai deliberato un accordo politico-programmatico con questa Amministrazione guidata da un Sindaco eletto dalla estrema destra – sostengono in una nota congiunta Carretta, Lovallo e Sileo – rappresenta una provocazione inaccettabile al popolo del Pd e a tutto il suo gruppo dirigente. Pertanto condividiamo totalmente la posizione del segretario cittadino del Pd che ha definito tali nomine come una ‘fuga in avanti al di fuori della linea ufficiale del Pd’. Siamo alla congiuntura storico-sociale più problematica per la città capoluogo di regione”.
Per Carretta, Lovallo e Sileo, quanto accaduto evidenzia “una totale assenza della politica e della sua direzione strategica per governare in maniera partecipata e democratica le complesse istanze che provengono dalla società civile. In questo contesto – sostengono – trovano facile cittadinanza le aspettative di carrierismo personale, le richieste di soluzione di problemi particolari al di fuori delle logiche di rappresentanza e di tutela del bene comune”.
Carretta, Lovallo e Sileo parlano di “azione politico-amministrativa estemporanea finalizzata principalmente al completamento di progetti e opere ereditate senza aver la capacità di mettere in campo una nuova programmazione, che faccia percepire nell’ambito di un contesto ideale e progettuale, una nuova visione di città e ne ridisegni il ruolo per i prossimi decenni”.
Metodo che sarebbe stato utilizzato, secondo Carretta, Lovallo e Sileo, anche nella nomina del nuovo presidente del CdA di Acta (Roberto Spera), “derogando alla linea della spending review e della razionalizzazione ed efficientamento del sistema, aggravando l’azienda di nuovi costi a fronte di una nomina di un esterno, non selezionato con una procedura a evidenza pubblica, e quindi – concludono Carretta, Lovallo e Sileo – frutto di una mera logica politica e non meritocratica”.
Luciano Petrullo, portavoce Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Città di Potenza.
“Magari qualcuno ci credeva pure che il PD non sarebbe mai entrato ufficialmente in giunta, certo, con una buona dose di sprovvedutezza, ma qualcuno forse c’era, o almeno faceva finta. Lo stesso De Luca che amava ripetere “mai col PD”, finalmente ha fatto outing, ufficializzando l’innamoramento per il Partito Democratico”. Lo dichiara Luciano Petrullo, portavoce Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Città di Potenza”.
“Rimane da scoprire – prosegue Petrullo – quando è scoccata la scintilla, se prima delle elezioni o dopo. In ogni caso per arrivare al PD aveva scelto di mascherarsi abilmente con vesti da nemico giurato, chissà, forse per fare più colpo”.
“Ma oggi è tutto finalmente ufficiale: De Luca è il sindaco del PD. Le reciproche accuse fanno parte dei ricordi, con i quali scherzare mano nella mano fra una delibera e l’altra. E alla città che votò De Luca nella certezza di escludere finalmente il PD dal malgoverno cittadino rimane l’amara esperienza, come per le formazioni politiche che lo sostennero: la prossima volta dovranno chiedere un atto di fedeltà sottoscritto davanti a un notaio e forse neanche basterà, perché coi sentimenti non si scherza, possono far diventare lupi le pecore e pecore i lupi”, conclude Petrullo.
Antonio Vigilante, Lista Civica
“Questa inutile consiliatura, nata per dare ai Potentini i grandi cambiamenti attesi da decenni – così si esprime il capogruppo di Lista civica, Antonio Vigilante – si rivela per l’ennesima volta una messinscena per gestire l’ordinaria amministrazione del sistema Pd. Il sindaco Dario De Luca, – si legge in una nota dell’ufficio stampa del Comune di Potenza – lungi dal circondarsi di assessori competenti e scelti in base alle esigenze amministrative, continua a utilizzare la giunta della città al solo fine di puntellare la sua carica, ed è ridotto più a una marionetta nelle mani di Pittella – che si fa segnalare da Polese e De Filippo i ‘nomi graditi’ per l’ennesimo rimpasto – che a un primo cittadino indipendente dalla politica, quale pure si era presentato. Le recenti integrazioni della Giunta servono esclusivamente a compensare i litigi interni di un Pd oramai dilaniato a livello regionale e nazionale. Pertanto, il sindaco De Luca è il principale responsabile del ritorno sulla scena cittadina di tutte le lobby politiche ed economiche che egli stesso, mentendo vergognosamente ai suoi elettori, aveva giurato di voler scardinare definitivamente. L’unica ragione per cui il Pd sostiene De Luca è perché quest’ultimo garantisce la placida prosecuzione degli equilibri del potere regionale, equilibri fondati sul traffico di influenze politiche, sull’accaparramento di fondi pubblici e sul compromesso politico a spese dei cittadini”, conclude Vigilante.
Cenzino Belmonte, coordinatore politico Lista Civica per la Città.
“Dario De Luca ha gettato definitivamente la maschera, è passato ufficialmente con il PD che avevamo sonoramente battuto due anni fa, insieme con tutti i cittadini! Il nostro sconcerto per l’agire di questo personaggio – dice Belmonte – è immane: con il suo comportamento ha pugnalato tutti coloro che lo avevano sostenuto proprio per combattere il PD ed assestare un colpo al sistema. Parimenti va stigmatizzato il comportamento del PD che ha scelto di allearsi con tre trasfughi della destra, sotto indicazione di Speranza che a Roma critica l’alleanza con Verdini mentre a Potenza “tresca” con gli ex camerati. Il tutto – conclude Belmonte – sotto la laica indicazione di Pittella: “Ponti d’oro al nemico che fugge”.