A leggere il comunicato del segretario cittadino di Potenza del Pd, Enzo Sarli, sulla nuova giunta al Comune capoluogo, ci sarebbe da attendersi ad horas le sue dimissioni.
Non sappiamo se questo accadrà, certo è che le nomine dei due nuovi assessori (Donatella Cutro e Carmen Celi) buttano benzina sul fuoco in un partito che di problemi ne ha più di qualcuno.
Cosa scrive Sarli in uno scarno ma ben chiaro comunicato stampa?
“Apprendo con stupore che, senza alcuna interlocuzione con il PD cittadino, che pure sostiene lealmente il Sindaco, sono stati nominati due assessori, compresa un’iscritta al partito. Senza nulla togliere al valore delle due persone, che stimo, ribadisco che il PD non ha mai deliberato l’ingresso in giunta di propri aderenti, anche per rispetto della posizione assunta da autorevolissimi vertici nazionali. La scelta di accettare la nomina in Giunta é dunque assolutamente personale, e pone chi la fa, automaticamente al di fuori della linea del PD”.
Saranno espulsi “i dissidenti”? Certamente no anche perchè, sebbene Sarli parli di “scelta assolutamente personale”, non possiamo pensare, salvo a peccare d’ingenuità, che sia Cutro che Celi si siano nominate da sole assessori. Certamente la scelta è stata condivisa sulla base di accordi fatti, sì, al di fuori del partito ma comunque con esponenti di peso dello stesso.
Grave appare che non sia stato coinvolto anche l’unico esponente legittimamente titolato a rappresentare il Pd in città che è il suo segretario cittadino. Neanche questo – da quanto sostiene Sarli – è stato fatto. Comprensibile la sua dura presa di posizione.
Vito Santarsiero scrive a Renzi
Un indiretto sostegno al segretario cittadino del Pd di Potenza giunge dal consigliere regionale Vito Santarsiero il quale del “caso Potenza” ha informato con una lettera il segretario nazionale e i vice segretari nazionali del Partito.
“Ritengo doveroso informarvi e nel contempo chiedervi di intervenire nelle vicende che riguardano il Partito democratico della città di Potenza del tutto delegittimato ed in grandissima difficoltà a causa dell’azione dei suoi stessi rappresentanti di primissimo piano”.
“Con le ultime nomine assessorili fatte ieri – scrive Santarsiero – vi è stato anche l’ingresso diretto in giunta di un esponente del gruppo consiliare del Pd ed i quotidiani oggi evidenziano che il tutto è in contrasto con quanto a suo tempo indicato dal vice segretario Guerini al segretario cittadino”.
“Il segretario cittadino Sarli – afferma Santarsiero – purtroppo bloccato e delegittimato nella sua funzione da tale situazione, ha comunque ben chiarito che il Partito democratico non ha deliberato alcun ingresso in giunta e che le scelte sono personali e non in linea con il partito. Hanno inoltre espresso pubblicamente il proprio dissenso tre consiglieri del gruppo consiliare del partito (Carretta, Lovallo e Sileo: vedasi altro articolo – n.d.r.)”.
“La situazione è resa ancor più grave – aggiunge Santarsiero – dalla nomina, anche questa di chiara indicazione politica da parte di esponenti del Pd che a Roma dicono cose e a Potenza fanno ben altro, di una persona, selezionata senza alcun bando, alla presidenza dell’Acta, la municipalizzata per i rifiuti, per la quale era chiara la indicazione del partito di evitare nomine di esterni”.
“Siamo in una confusione totale – conclude Santarsiero – e la città ci guarda sbigottita perché la sensazione che ne riceve è quella di una classe dirigente impegnata più a difendere i propri interessi e poltrone che a guardare le urgenze della comunità”.
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Non sappiamo se questo accadrà, certo è che le nomine dei due nuovi assessori (Donatella Cutro e Carmen Celi) buttano benzina sul fuoco in un partito che di problemi ne ha più di qualcuno.
Cosa scrive Sarli in uno scarno ma ben chiaro comunicato stampa?
“Apprendo con stupore che, senza alcuna interlocuzione con il PD cittadino, che pure sostiene lealmente il Sindaco, sono stati nominati due assessori, compresa un’iscritta al partito. Senza nulla togliere al valore delle due persone, che stimo, ribadisco che il PD non ha mai deliberato l’ingresso in giunta di propri aderenti, anche per rispetto della posizione assunta da autorevolissimi vertici nazionali. La scelta di accettare la nomina in Giunta é dunque assolutamente personale, e pone chi la fa, automaticamente al di fuori della linea del PD”.
Saranno espulsi “i dissidenti”? Certamente no anche perchè, sebbene Sarli parli di “scelta assolutamente personale”, non possiamo pensare, salvo a peccare d’ingenuità, che sia Cutro che Celi si siano nominate da sole assessori. Certamente la scelta è stata condivisa sulla base di accordi fatti, sì, al di fuori del partito ma comunque con esponenti di peso dello stesso.
Grave appare che non sia stato coinvolto anche l’unico esponente legittimamente titolato a rappresentare il Pd in città che è il suo segretario cittadino. Neanche questo – da quanto sostiene Sarli – è stato fatto. Comprensibile la sua dura presa di posizione.
Vito Santarsiero scrive a Renzi
Un indiretto sostegno al segretario cittadino del Pd di Potenza giunge dal consigliere regionale Vito Santarsiero il quale del “caso Potenza” ha informato con una lettera il segretario nazionale e i vice segretari nazionali del Partito.
“Ritengo doveroso informarvi e nel contempo chiedervi di intervenire nelle vicende che riguardano il Partito democratico della città di Potenza del tutto delegittimato ed in grandissima difficoltà a causa dell’azione dei suoi stessi rappresentanti di primissimo piano”.
“Con le ultime nomine assessorili fatte ieri – scrive Santarsiero – vi è stato anche l’ingresso diretto in giunta di un esponente del gruppo consiliare del Pd ed i quotidiani oggi evidenziano che il tutto è in contrasto con quanto a suo tempo indicato dal vice segretario Guerini al segretario cittadino”.
“Il segretario cittadino Sarli – afferma Santarsiero – purtroppo bloccato e delegittimato nella sua funzione da tale situazione, ha comunque ben chiarito che il Partito democratico non ha deliberato alcun ingresso in giunta e che le scelte sono personali e non in linea con il partito. Hanno inoltre espresso pubblicamente il proprio dissenso tre consiglieri del gruppo consiliare del partito (Carretta, Lovallo e Sileo: vedasi altro articolo – n.d.r.)”.
“La situazione è resa ancor più grave – aggiunge Santarsiero – dalla nomina, anche questa di chiara indicazione politica da parte di esponenti del Pd che a Roma dicono cose e a Potenza fanno ben altro, di una persona, selezionata senza alcun bando, alla presidenza dell’Acta, la municipalizzata per i rifiuti, per la quale era chiara la indicazione del partito di evitare nomine di esterni”.
“Siamo in una confusione totale – conclude Santarsiero – e la città ci guarda sbigottita perché la sensazione che ne riceve è quella di una classe dirigente impegnata più a difendere i propri interessi e poltrone che a guardare le urgenze della comunità”.
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