“Quante volte l’Ugl ha denunciato anomalie su sistema ferroviario in Basilicata, in un sud d’Italia mai preso in considerazione dai vari Governi ed in special modo da questo Governo Renzi che ha totalmente cancellato dall’agenda il meridione. Ci ritroviamo e ci accorgiamo di noi stessi in un “vogliamoci bene che siamo tutti italiani”, solo negli eventi brutti e di tristezza come oggi per l’ultimo saluto a Giulia Favale, nostra compaesana, vittima lucana del disastroso incidente ferroviario.
Lo dicono il segretario regionale generale dell’Ugl Basilicata e il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Giovanni Tancredi e Pino Giordano a fine della funzione religiosa a Nova Siri per i quali, “ora il diritto di conoscere la verità deve emergere facendo piena luce su questa inammissibile tragedia. Non si può e non deve, però, che tutto si risolvesse nell’individuare l’eventuale responsabile di questo particolare incidente e le circostanze che lo hanno determinato, punto e basta. I primi responsabili sono tutti quei Governi nazionali che hanno continuato a lasciare il Sud, anche nel settore dei trasporti, come una terra da vecchio Far West. In Basilicata come in tutto il restante Sud Italia, abbiamo migliaia chilometri di rete ferroviaria ancora a binario unico e, spesso, addirittura non assistiti con i mezzi più moderni. Non crocifiggiamo uscendosene, ipocritamente, con l’errore umano scoprendo se il responsabile, certo non per sua volontà, sia stato un macchinista o un capostazione. E non, insomma, i macchinisti i quali hanno avuto i comandi di una politica economica e sociale che ha sempre penalizzato il Sud. Allora – concludono i segretari Ugl, Giordano e Tancredi – nell’esprimere cordoglio e vicinanza a tutti i cari delle vittime, in particolare alla famiglia Favale, vorremmo anche che la Vera Giustizia faccia piena luce su tutti quei Governi regionali che, se alle volte hanno ricevuto anche dall’Unione europea finanziamenti per ammodernare le strutture, si sappia come siano stati investiti o spesi o forse, potrebbero essere stati impiegati altrove da una politica senza cervello e senz’anima. Ecco, per l’Ugl, tutto questo sarebbe da appurare e da denunciare, da colpire e da far pagare a chi ha vere responsabilità”.
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