E’ deluso il consigliere regionale Giannino Romaniello per la risposta dell’assessore regionale alla Salute, Flavia Franconi, alla sua interrogazione, molto circostanziata, sulla delicata situazione dell’Avis di Basilicata, del quale si è interessata per mesi la stampa, Ufficio Stampa Basilicata compresa, e probabilmente per alcuni aspetti, anche la magistratura.
Deluso al punto tale che in una nuova lettera inviata alla responsabile del Dipartimento si domanda “se la risposta sia stata predisposta alla mia richiesta oppure a quella di qualcun altro“.
Il consigliere Romaniello con l’interrogazione – lo ricordiamo – chiedeva di avere risposte sui seguenti punti:
– se, nonostante la gravità della situazione segnalata dalla stampa, la Regione Basilicata ha erogato un contributo straordinario all’AVIS di Basilicata pari a euro 420.000, per la ristrutturazione dei punti di raccolta sangue da accreditare, come dichiarato con una nota ufficiale della stessa AVIS regionale;
– quali iniziative sono state assunte a seguito della comunicazione dell’espulsione del Presidente e del Tesoriere regionale dall’associazione legittimamente adottata dall’Assemblea dell’AVIS comunale di Potenza, iniziative finalizzate a verificare la legittimità della rappresentanza del Presidente e del tesoriere dell’AVIS regionale nelle relazioni con la Regione;
– quale motivo la Regione Basilicata non ha provveduto a verificare, attraverso gli organi preposti, la correttezza e la congruità dei bilanci dell’AVIS regionale 2013 e 2014 neanche a seguito delle segnalazioni a tale proposito dell’AVIS comunale di Potenza e della stampa locale, visto tra l’altro che il bilancio dell’AVIS regionale ha una consistenza di circa 4 milioni di euro, pari a più del doppio di tutte le altre associazioni di volontariato iscritte al registro regionale presso il Dipartimento sanità e che l’AVIS Basilicata gode di finanziamento pubblico in relazione alle attività donazionali svolte;
– perché la Commissione tecnica regionale deputata alla verifica dell’accreditamento delle strutture trasfusionali ha accreditato le due autoemoteche acquistate dall’AVIS Basilicata senza la verifica delle prescritte certificazioni, come successivamente segnalato dalla stampa locale che ha evidenziato addirittura la falsificazione dei libretti di circolazione dei mezzi, fatto su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Potenza;
– è consapevole, l’Assessore alla Sanità e la Giunta regionale, che il drastico calo delle donazioni a livello regionale ha portato alla perdita della Convenzione tra la Regione Basilicata e il Policlinico Umberto I di Roma, che pare abbia determinato una perdita di circa un milione di euro per mancate forniture di circa 5.000 unità di sangue, storicamente garantite, con gravissime conseguenze sulla operatività delle strutture sanitarie locali, tanto da causare difficoltà operative e gestionali il cui ultimo esempio riguarda l’approvvigionamento di sangue gruppo zero da altri territori.
Perchè la risposta dell’assessore Franconi non soddisfa il consigliere Romaniello? Lo spiega lui stesso.
“A fronte di queste richieste, la nota di risposta parla di tutt’altro, tanto da far riferimento a verifiche sull’accreditamento da parte dell’ASP, di autosufficienza del sistema trasfusionale regionale per il periodo 2011/2013, di nuove norme sull’accreditamento dei centri trasfusionali, ed infine di un accenno alle difficoltà di acquisizione di sacche di sangue di poche decine di unità nel periodo 2015 quando invece l’ultimo punto della interrogazione riguardava la mancata fornitura al Policlinico Umberto I di Roma di 5.000 unità di sacche di sangue, risposte che hanno scarsa attinenza con quanto richiesto”.
Alla luce di ciò, Romaniello ha chiesto nuovamente all’Assessore di avere risposta puntuale all’interrogazione, evidenziando che “è compito dell’Assessorato acquisire le informazioni presso gli Enti sub-regionali, in questo caso dall’Asp, necessarie a garantire il diritto dei Consiglieri ad avere risposte come garantito dallo Statuto e dal Regolamento del Consiglio regionale”.