“Perché la clinica possa vivere chiedo due cose: l’aumento dei posti letto e un budget che almeno copra i costi e ci permetta di raggiungere il break even point”.
E’ questo il sunto di quanto dichiarato questa mattina, lunedì 4 luglio 2016, dall’amministratore unico della ex clinica Luccioni (oggi Istituto Clinico Lucano), Walter Di Marzo, che ha organizzato una conferenza stampa per spiegare la delicata situazione venutasi a creare lo scorso anno da quando cioè è stata disposta la delocalizzazione della clinica dall’attuale sede in via Mazzini (Di Marzo ha dichiarato di aver già acquistato i terreni in via del Seminario Maggiore a Potenza per la realizzazione della nuova struttura).
Intanto per quarantacinque dipendenti sono già partite le procedure di mobilità e, se dalla Regione non arriverà un segnale importante, la clinica, l’unica in tutta la Basilicata, dovrà chiudere con il conseguente licenziamento dei 140 lavoratori.
“La Regione deve solo dire se vuole che restiamo e continuiamo il nostro servizio o meno – ha dichiarato l’amministratore napoletano – Nonostante gli schiaffi che ho preso, non ho perso l’entusiasmo. La Luccioni è l’unica clinica privata in Basilicata – ha aggiunto Di Marzo – i cittadini hanno il diritto di scegliere tra sanità pubblica e privata. E chi non trova una clinica sotto casa sicuramente andrà a cercarla altrove”, ha aggiunto il manager riferendosi al dato dell’emigrazione sanitaria.
Sentiamo quanto dichiarato dall’amministratore durante la conferenza stampa
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