Un mese di proroga “tecnica” in attesa di capire come organizzare al meglio il servizio di accoglienza dei migranti richiedenti asilo dislocati in provincia di Potenza.
Questo l’esito dell’incontro che si è tenuto in Prefettura sulla vertenza che interessa 56 addetti dei centri di prima accoglienza di Potenza, Pignola e San Nicola di Melfi, dove sono ospitati circa 170 migranti.
Fonti sindacali presenti all’incontro riferiscono che la Prefettura ha disposto la proroga “tecnica” in ragione della impossibilità di assicurare la piena operatività dei nuovi centri di accoglienza. I sindacati si dichiarano parzialmente soddisfatti.
Per Cisl e Uil “la proroga era una soluzione obbligata per evitare 56 licenziamenti e disagi agli ospiti delle strutture. Si tratta di un primo passo ma per ora le criticità sono ancora tutte sul tavolo. Rispetto a questa mattina c’è un mese di tempo in più per pianificare in maniera dettagliata il servizio, anche dal punto di vista della dotazione organica, che per quanto ci riguarda – hanno precisato i rappresentanti sindacali – deve prevedere il passaggio del personale attualmente in forze ai nuovi gestori del servizio”.