Da giorni a Potenza la raccolta dei rifiuti va a rilento con inevitabili conseguenze per i cittadini.
L’Acta (Azienda per la Cura e la Tutela dell’Ambiente) che gestisce il servizio in città ne spiega i motivi con una nota inviata alla stampa.
“A seguito del disagio rappresentato dalla mancata raccolta dei rifiuti, che tanti reclami sta generando da parte dell’opinione pubblica di Potenza, l’Acta tiene a precisare che attualmente i rifiuti vengono trasportati presso due impianti di smaltimento della provincia, Atella e Venosa. Quello di Atella – si precisa nella nota – risulta attualmente chiuso per manutenzione, mentre quello di Venosa non può accogliere una quantità superiore a quella prevista dagli accordi e che, pertanto, oltre 2/3 dei rifiuti raccolti a Potenza non possono essere conferiti presso lo stesso impianto”.
“Purtroppo tutto ciò – afferma il direttore dell’Acta, Silvio Ascoli – procura evidenti ritardi e inefficienze nel servizio di raccolta e le difficoltà maggiori sono dovute principalmente al fatto che spesso ad un impianto si chiede molto di più di quello che realmente può gestire (come nel caso di Atella)”.
Ascoli si dice comunque fiducioso sulle ricadute che il prossimo avvio della raccolta porta a porta produrrà sul sistema in generale o, meglio ancora, sulla riduzione della quantità di rifiuto indifferenziato raccolto in città e dirottato presso le discariche preposte per lo smaltimento.
“L’azienda – conclude Ascoli – farà tutto quanto nelle proprie possibilità per rientrare quanto prima da questo increscioso e ripetuto disagio, non riconducibile come ovvio alle dirette responsabilità dell’Acta”.