Da sabato scorso è attivo nell’ospedale di Maratea l’ambulatorio per le intolleranze gastrointestinali. Il nuovo servizio voluto dall’Azienda Sanitaria di Potenza per l’area del Lagonegrese-Senisese, si avvale della metodica H2 BREATH TEST.
Ad illustrarne le caratteristiche in occasione della presentazione del nuovo servizio da parte del Direttore Sanitario dell’Asp Massmo De Fino, è stata la dr.ssa Sandra Piscioneri .
“In molti anni di esperienza di Ambulatorio di Allergologia presso le strutture ASP – spiega la dott.ssa Sandra Piscioneri – mi sono ritrovata ad affrontare problematiche legate a disturbi gastroenterologici dovuti ad intolleranza al lattosio. Da qui è nata l’idea di effettuare un ambulatorio dedicato a questa tipologia di intolleranze, idea prontamente recepita ed approvata dalla Direzione Strategica dell’ASP che mi ha subito messo a disposizione la strumentazione idonea per effettuare l’H2 BREATH TEST che è un mezzo diagnostico non invasivo e con una sensibilità estremamente elevata. La Direzione Strategica dell’ASP ha inteso inoltre attivare tale servizio non solo per soddisfare la domanda, ma attraverso l’offerta recuperare tutti quei pazienti che erano costretti a rivolgersi altrove”.
L’intolleranza al lattosio può essere primaria e manifestarsi sin dalla prima infanzia oppure secondaria ad infezioni e mutazioni dietetiche. Dati epidemiologici riportano che fino al 50 % della popolazione adulta possa soffrire di tale condizione. Si manifesta con sintomi gastrointestinali quali flatulenza, meteorismo, crampi e diarrea.
Essa è una reazione di tipo non allergico da attribuirsi alla mancanza o riduzione degli enzimi deputati alla digestione dello zucchero contenuto nel latte e i suoi derivati . Questi enzimi, presenti nell’ orletto a spazzola delle cellule intestinali e chiamati lattasi , sono deputati alla scissione del lattosio nei due zuccheri che lo costituiscono: il galattosio ed il glucosio.
L’intolleranza al lattosio può essere primaria e manifestarsi sin dalla prima infanzia oppure secondaria ad infezioni e mutazioni dietetiche. Dati epidemiologici riportano che fino al 50 % della popolazione adulta possa soffrire di tale condizione.
L’iter diagnostico prevede l’esecuzione di visita medica per escludere l’eventuale presenza di altre patologie gastrointestinali, se necessari prelievi ematici per esami sierologici specifici, ma il test piu’ idoneo ad effettuare la diagnosi di eventuale intolleranza al lattosio è il Test del respiro all’idrogeno (Breath Hydrogen Test) che viene effettuato nell’ambulatorio di allergologia nell’ospedale di Maratea.
Il test si basa sul principio secondo cui le molecole di lattosio non digerite vengono attaccate dalla flora batterica intestinale, producendo una quantità di idrogeno superiore che in parte viene assorbito nel colon e in parte viene eliminato con la respirazione. Si somministra lattosio e si esegue Test facendo respirare a tempi stabiliti il paziente mediante un’apposita apparecchiatura ( Gastrolyzer) ; se il paziente è intollerante sarà possibile rinvenire una quota di idrogeno nel respiro esalato, superiore rispetto a quella riscontrata prima della somministrazione. Il test è estremamente sensibile( 98%) non invasivo e può essere effettuato anche dai soggetti pediatrici. Inoltre la stessa apparecchiatura consente di effettuare anche la diagnosi di esclusione verso la presenza di altre patologie gastrointestinali quali la SIBO ( Small intestinal bacterial overgrowth o Sovraccrescita Batterica Intestinale) o la valutazione del tempo di transito oro-cecale sempre misurando il livello di idrogeno contenuto nell’espirato dopo somministrazione di glucosio o lattulosio.