Da mesi la stampa regionale è invasa da proclami, comunicati ed articoli ispirati alle posizioni di tutela economica di alcune (poche) strutture sanitarie private regionali; anche noi – si precisa in una nota del Cicas Sanità di Basilicata – che per scelta ci eravamo imposti di non alimentare un dibattito sterile e fuorviante, aspettando e sperando di poterci confrontare nelle sedi istituzionali, non possiamo più sottrarci ad evidenziare talune gravi questioni.
Nella nota queste gravi quetsioni vengono elencate. Vediamole
- il comparto è oggetto da mesi di una quotidiana e costante azione di lobbying ad opera, in particolare, di una associazione di strutture sanitare della regione, rappresentativa solo una piccola parte dell’intero settore
- non è un caso che detta associazione ha inteso aprire la propria sede di fronte al palazzo della Giunta Regionale, secondo una inedita, almeno per questo settore, strategia di pressione sui dirigenti e sui politici regionali;
- il consigliere Luigi Bradascio, Presidente della IV Commissione Regionale, è impegnato pressoché quotidianamente e da lungo tempo a sostenere sostanzialmente le tesi di questa associazione, con la quale intrattiene rapporti di assoluto privilegio, anche grazie a decine di incontri , culminati in una sorta di pellegrinaggio di convincimento su numerosi consiglieri regionali, troppo spesso svolta con la diretta partecipazione di esponenti di detta associazione (in ultimo appena prima della riunione di maggioranza nella quale sono stati affrontati argomenti di interesse di tale associazione);
- l’Associazione Amici del Cuore di Matera, sostenuta dallo studio dentistico del consigliere Bradascio, risulta essere formalmente organica alla medesima Associazione , così come attestato da documentazione ufficiale della Regione Basilicata;
- il presidente Bradascio, evidentemente preso da un improprio ruolo di gestione, certo non consono all’incarico svolto, oltre che in evidente conflitto di interessi, sembra continui a proporsi quale estensore di fantasmagoriche delibere di esclusiva competenza della Giunta Regionale, anche con improbabili alchimie inevitabilmente schiacciate su tesi di parte e con importanti contenuti economici, tanto da aver indispettito alcuni Consiglieri della stessa maggioranza di governo della Regione che pubblicamente hanno evidenziato la confusione che regna nel comparto della Sanità Privata con notevole pregiudizio a danno dei molti;
- non è certo casuale che il presidente Bradascio abbia partecipato costantemente ed attivamente a numerosissime riunioni sul tema dell’assegnazione dei fondi alle strutture sanitarie private, anche culminate con l’adozione, sul finire dell’anno 2015, di deliberati oggetto di innumerevoli ricorsi alla magistratura, anche amministrativa che, assai verosimilmente, provocheranno ingentissimi danni economici in capo alla Regione e che da soli sono segno del grave disagio provocato a danno dei tanti (la stragrande maggioranza delle strutture si è vista decurtare il proprio budget) ed in favore di pochi (quanti invece, grazie a “complessi calcoli”, hanno incredibilmente ottenuto sostanziosi incrementi);
- continua una incredibile, interessata ed ingiusta campagna stampa contro i provvedimenti nazionali e regionali in tema di contenimento degli esami ambulatoriali, sostanzialmente di radiodiagnostica, fortemente riguardanti struttura facente capo a primario esponente materano della stessa associazione, svolti in favore di residenti extra regionali in regime di assoluta deregolamentazione, senza limiti di spesa e del valore di molti milioni di euro, secondo una visione della sanità assolutamente non condivisa e deprecabile;
- permane l’inconsueto peregrinare di pazienti da comuni pugliesi verso il materano per eseguire prestazioni ambulatoriali, essenzialmente di radiodiagnostica, con importi complessivi sostenuti dal Servizio Sanitario Regionale, e speriamo da questi recuperati, di molti milioni di euro;
- pressoché quotidianamente leggiamo di sempre nuove release di “probabili” deliberati della Giunta Regionale che, i soliti sodali beninformati provvedono a loro volta a distribuire agli amici di turno, in una girandola di posizioni e congetture sconcertanti, oltre che degne di attenzione ed approfondimenti;
- continuano da parte di alcuni gli atteggiamenti intimidatori volti a sottrare la questione riguardante i tetti di spesa dall’ambito prettamente tecnico-giuridico a quello improprio della politica, peraltro di vecchia specie, che spesso finisce per scadere almeno nel più becero clientelismo.
Chiediamo sia fatta luce sulle incompatibilità a carico del consigliere Bradascio e le sue dimissioni dalla presidenza della IV Commissione, non avendo quantomeno la opportuna serenità per svolgere tale incarico.
Alla luce dell’analisi della situazione esistente in regione, i responsabili del Cicas di Basilicata chiedono che vengano bloccate le azioni di pressione sugli uffici ed i consiglieri regionali, anche previa analisi degli accessi eseguiti, e che vengano rispettati i ruoli della democrazia ed i limiti di azione delle associazioni di tutela degli interessi di parte e dei loro rappresentanti, anche non riguardanti il solo ruolo imprenditoriale.
Chiedono inoltre che si possa serenamente avviare un confronto sulla Sanità Privata Ambulatoriale che sappia e voglia tutelare la libera scelta del cittadino, in uno al rispetto dei tempi di attesa e con la certezza che non si abbiano strumentali atteggiamenti discriminatori verso alcune strutture a beneficio di altre.
Bene sarebbe – conclude la nota del Cicas Sanità Basilicata – che l’Istituzione Pubblica preposta alla salute del cittadino organizzi un confronto a tutto tondo per dare a tutti la possibilità di procedere nella verifica di tali atteggiamenti assolutamente discutibili, preoccupandosi di salvaguardare innanzi tutto la qualità dei servizi alla persona.