La Sala dell’Arco del Palazzo di Città a Potenza ha ospitato, martedì 17 maggio, la presentazione delle opere letterarie “Narratori cristiani di un Novecento inquieto” (Studium Edizioni) e “Viaggio in Basilicata” (Adda Editore) dello scrittore lucano Raffaele Nigro.
Nigro, saggista, romanziere, poeta, drammaturgo, giornalista e caporedattore Rai, si è aggiudicato, negli anni, numerosi premi letterari, tra cui il “Supercampiello” e il “Napoli” nel 1987, col celebre romanzo “I fuochi del Basento”, racconto delle vicende di una famiglia meridionale nel periodo finale del regno borbonico.
Intervenuti in sala, oltre all’autore, Santino Bonsera, presidente del Circolo Culturale “Silvio Spaventa Filippi” e del Premio Letterario Basilicata, Ennio Ielpo, docente di storia e filosofia, Patrizia Del Puente, docente di glottologia e linguistica dell’Università degli Studi della Basilicata, Angela Salvatore, direttore responsabile della rivista “Leukanikà” e Roberto Falotico, assessore comunale alla Cultura.
Due opere diverse nei contenuti, quelle presentate durante la serata, ma unite dal filo conduttore, forte, della terra di origine dell’autore, la Basilicata, che è presente nelle narrazioni talvolta come sfondo o punto di partenza, talvolta come soggetto primo, attraverso uno stile chiaro, diretto, efficace nella sua semplicità, indicativo dell’intenso percorso di formazione culturale e ideologica e di esperienza personale dello scrittore lucano.
In “Viaggio in Basilicata” (edizione tascabile di un volume di pregio pubblicato nel 1996), l’autore compie un viaggio di ritorno alla ricerca delle proprie radici e di quegli intellettuali così importanti per la formazione personale. Il viaggio, in cui le storie dei luoghi e delle persone sono in perenne contatto, è caratterizzato dalla continua volontà di conoscere.
Con “Narratori cristiani di un Novecento inquieto”, Nigro coglie l’occasione per raccontare di un filone di narratori trattati di rado, ovvero gli autori della cultura cristiana. Gli scrittori selezionati, tra cui Gino Montesanto, Luigi Santucci e Raffaele Crovi, appartengono al periodo 1950 – 2000 e gran parte di essi ha partecipato al Premio Letterario Basilicata, come premiati o come giudici. Attraverso di essi, l’autore parla di se e della sua crescita, ripercorrendo le fasi della vita e mettendo in relazione politica, cristianità, vicende personali e inquietudine, senza sottovalutare mai il valore della parola.
«In entrambi i libri resto un autore di cronaca – spiega Raffaele Nigro – un autore che osserva i tempi che cambiano e fa i conti con tutto quello che accade, di stagione in stagione. La Basilicata è una regione in movimento, che si è risvegliata e sta cercando di fare un censimento di se stessa. È un movimento che è partito un po’ tardi. È questo che sto raccontando e ho raccontato. Mi porto dietro le memorie di tanti incontri e in “Narratori cristiani” ho voluto isolare una decina di autori che ho conosciuto di persona e mi sono attardato spesso anche a raccontare un po’ di gossip perché ho pensato che certi ricordi potessero essere utili. Il filo conduttore della vicenda – ha proseguito l’autore – è quasi un racconto di formazione di Raffaele Nigro, che è conosciuto soprattutto per i romanzi sul Mezzogiorno e che qui ha provato a inserire storie non solo legate al Mezzogiorno».