Un pomeriggio nel segno dello sport e dell’integrazione, quello di oggi, sabato 7 maggio, allo stadio “Viviani” di Potenza, che ha ospitato la partita di calcio tra la rappresentativa Nazionale Psicologi e la rappresentativa Migranti di Basilicata “Optì Pobà”.
La “Partita della Solidarietà” è stata organizzata dall’Ordine degli Psicologi della Basilicata in collaborazione con il Consiglio Nazionale Ordine degli Psicologi.
L’incontro, terminato con la vittoria dei ragazzi dell’”Optì Pobà” per 2 a 1, oltre alla valenza sportiva non scontata, è stata occasione per riflettere sull’importanza dello sport per l’integrazione sociale e sulla buona pratica dell’accoglienza. Al di là del risultato finale, terminata la partita, entrambe le squadre si sono unite a festeggiare insieme in un unico coro, testimonianza vera di amicizia e rispetto.
«I ragazzi dell’associazione hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo, e la presenza di alcuni di loro anche in tribuna è significativa – ha raccontato Francesco Giuzio, allenatore “Optì Pobà” – Accogliamo, in un anno, circa 80 ragazzi nella nostra squadra e ovviamente, per motivi numerici, non possiamo coinvolgere sempre tutti e loro erano molto felici. Poi la gioia di giocare in un campo come questo che è il tempio dello sport della nostra città è una cosa che ha agevolato ancora di più il coinvolgimento di questi ragazzi. Lo sport è un messaggio di integrazione in questi tempi che sono un po’ complicati, perché c’è tanta paura, tanta diffidenza ed è soprattutto un mezzo privilegiato perché il pallone azzera le differenze. In campo l’unica differenza è tra i completini e gli arbitri, quindi si è tutti alla pari e non esiste nessun tipo di differenza. È un buon mezzo perché ci si conosce, si inizia a vivere insieme, a respirare nuovamente aria di famiglia visto che tanti di loro non hanno qui i familiari. In più – ha proseguito Giuzio – l’apporto dell’Ordine degli Psicologi è importante perché noi abbiamo bisogno di figure professionali come quella dello psicologo, sia per formarci come volontari, sia per i ragazzi che spesso hanno delle problematiche che gli psicologi possono in qualche modo risolvere. Con la nostra squadra abbiamo disputato due campionati amatoriali gestiti dall’Opes e dall’Associazione Poggio Tre Galli, campionati veri, con arbitri, classifica e una componente agonistica che fa sempre piacere».
«L’idea della partita è nata da una proposta del presidente nazionale dell’Ordine degli Psicologi, Fulvio Giardina, di incontrare una squadra di migranti – ha spiegato Giancarlo Marenco, allenatore rappresentativa Nazionale Psicologi – Noi abbiamo fatto parecchie partite di solidarietà in altri ambiti, abbiamo trovato questa squadra e dopo un anno siamo riusciti ad organizzare la partita. Lo scopo è quello di riconoscere quello che stanno facendo e come categoria professionale quello di stare vicini a una realtà difficile come quella dei migranti in attesa della valutazione della commissione, e ci sembra di aver fatto una cosa che ci fa molto piacere. Ci fa molto piacere sapere che loro erano contenti di giocare con noi che non portiamo nulla, non portiamo soldi, permessi di soggiorno ma siamo insieme a fare la stessa cosa».
Il significativo legame tra sport e integrazione è stato rimarcato dal presidente dell’Ordine degli Psicologi della Basilicata, Luisa Langone:
«Come Ordine noi cerchiamo sempre di attivare le risorse disponibili sul territorio, tant’è che abbiamo da poco anche siglato un protocollo di intesa con il Coni, poiché crediamo che lo sport sia uno degli strumenti forse più potenti e più utili per favorire l’incontro con l’altro e per conoscere anche le culture diverse lontane da noi. Per cui la “Partita della Solidarietà” di oggi rappresenta un momento importante per favorire l’integrazione e l’accoglienza, quindi ci inseriamo in una dimensione molto attuale, molto rilevante da un punto di vista sociale».