“La comunità deve valutare informazioni che giungono dalla fonte realistica e vera su un tema esplosivo come quello delle tasse. Abbiamo pensato, perciò, fosse obbligato che al di là del confronto dialettico, venga espressa la certezza di numeri e dati”.
Così il sindaco Raffaello de Ruggieri ha aperto l’incontro con la stampa nel corso del quale, insieme all’assessore al Bilancio, Eustachio Quintano, sono stati chiariti aspetti legati al peso delle tasse per i cittadini materani che, contrariamente a quanto sostenuto dall’opposizione in consiglio comunale non è stato aumentato.
Entrando nel merito, l’assessore Quintano ha ricordato che “la Legge di stabilità 2016 non consente alcuna variazione sulle imposte e tasse di competenza comunale per cui le aliquote applicate nell’esercizio 2015 devono obbligatoriamente essere confermate nell’esercizio 2016. Pertanto la Tasi già stabilita nel 2015, nella misura dell’1,80, è la stessa che è stata deliberata dapprima in Giunta e poi in Consiglio Comunale con la precisazione che essendo stata abolita la tasi sulla prima casa l’aggravio rispetto al 2014 resterà esclusivamente a carico dele fasce sociali più benestanti trattandosi di proprietari con più di una abitazione”.
Relativamente al giudizio pendente dinanzi al Tar Basilicata, che si discuterà il prossimo 23 giugno, è appena il caso di sottolineare – ha aggiunto l’assessore Quintano – che se dovessimo essere vittoriosi, il maggior gettito non graverà sui cittadini, ma ci saranno maggiori trasferimenti con flussi sostitutivi da parte dello Stato che libereranno risorse a vantaggio della comunità con maggiori e migliori servizi.
L’assessore ha poi proseguito sottolineando: “Se avessimo dovuto seguire l’indicazione fornita dall’opposizione, che chiedeva l’aliquota Tasi invariata rispetto al 2014, avremmo penalizzato i servizi che non rientravano fra quelli obbligatori come l’assistenza domiciliare agli anziani, ai portatori di handicap nelle scuole e al trasporto degli stessi, tutti elementi vitali per la comunità.
In quanto alla Tari – ha poi specificato l’assessore al Bilancio Eustachio Quintano – nel 2015 era stato stimato ento il 30 luglio, (la Giunta si era insediata solo il 14 luglio), un costo complessivo di 11,300 milioni. L’ing. Montemurro, dirigente del settore Ambiente, che ha stimato il costo complessivo per l’intero ciclo di smaltimento dei rifiuti, è lo stesso dirigente del settore Ambiente che aveva stimato il costo per l’intero esercizio alla base del deliberato della giunta Adduce nell’aprile 2015 confermando sostanzialmente gli stessi importi nel luglio successivo.
A dire dell’opposizione, la determinazione del costo Tari per l’esercizio 2016 è frutto di un comportamento colpevole, da parte dell’attuale Giunta già consumatosi nel Bilancio 2015. Forse è il caso di evidenziare – ha precisato Quintano – che l’unico comportamento colpevole è stato quello di non aver portato in Consiglio Comunale quanto deliberato in Giunta da parte dell’Amministrazione Adduce che avrebbe evitato qualsiasi ritardo nelle delibere di agosto.
Ultima questione è quella del Cosap – ha proseguito l’assessore – Abbiamo abbandonato l’introito della tassa istituendo il canone. L’opposizione sostiene che si tratterà di un aggravio notevole per i commercianti del centro, mentre in effetti con la nuova determinazione delle fasce si è ristabilita una perequazione tra il centro, le zone semi-centrali e la periferia. La mancata attuazione di quanto deliberato in Consiglio Comunale il 18 aprile u.s., avrebbe comportato il perpetrarsi di un’ingiustizia”.