La situazione dell’Aias di Potenza, che “continua ad erogare con un ritardo di circa quattro mesi le spettanze ai lavoratori”, è al centro di una interrogazione che il consigliere regionale del Gruppo misto Giannino Romaniello rivolge al presidente della Regione.
Dopo la nota indirizzata il 15 aprile al Prefetto di Potenza da un rappresentante delle famiglie, in cui si evidenzia il rischio di interruzione delle prestazioni, Romaniello, “al fine di evitare la interruzione dell’attività di assistenza” chiede al governo regionale “quali iniziative si intendono intraprendere per garantire il normale trasferimento delle risorse da parte dell’Asp all’associazione evitando, in questo modo, il rischio di disagio per le famiglie dei pazienti interessati al trattamento riabilitativo”.
“L’Asp – spiega Romaniello – è debitrice nei confronti dell’Aias di Potenza di circa 900 mila euro per le prestazioni erogate, ed esiste un regolare contratto sottoscritto fra Aias di Potenza ed Asp della durata triennale che scade il 31 dicembre 2016 in cui sono definite le prestazioni ed il relativo costo che l’Asp deve corrispondere”. Inoltre “all’Aias di Potenza, a differenza che ad altri, è stato riconosciuto con legge regionale 13 agosto 2015, n. 34 un contributo straordinario non corrispondente agli effettivi costi sostenuti per trasporto e prestazioni extra – accordo”.
Intanto, i rappresentanti di FpCgil, FpCisl e UilFpl dei lavoratori dell’AIAS di Potenza hanno chiesto un incontro urgente all’assessorato regionale della Sanità a seguito delle recenti questioni che hanno coinvolto l’Aias di Potenza. “Vogliamo – scrivono in un comunicato stampa – risposte certe per il futuro dei circa duecento lavoratori dell’associazione e saremo pronti ad attivare qualunque forma di protesta finché non sapremo qualcosa di concreto anche sulle quattro mensilità arretrate”.