Conferenza stampa dei componenti della Commissione Parlamentare sui rifiuti, a conclusione della vista in Basilicata, anticipata per gli sviluppi dell’inchiesta sul petrolio della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza.
Il presidente Alessandro Bratti e i componenti (gli on. Filiberto Zaratti, Stefano Vignaroli, Giovanna Palma; i senatori Paolo Arrigoni, Paola Nugnes, Bartolomeo Pepe e il consigliere parlamentare Mauro De Marco) hanno visitato il Centro Olio di Viggiano e Tecnoparco, ascoltato i magistrati titolari dell’inchiesta, il Presidente della Giunta Regionale di Basilicata, Marcello Pittella, i rappresentanti di associazioni ambientaliste (WWF, Legambiente e Italia Nostra saranno sentiti a Roma). Nella capitale incontreranno anche il segretario dei radicali lucani, Maurizio Bolognetti.
“Il lavoro non è ultimato”, ha detto il presidente Bratti, introducendo la conferenza stampa, svoltasi in Prefettura, davanti anche al Prefetto di Potenza, Marilisa Magno.
“Ad onor del vero per l’importanza dell’attività estrattiva presente in Basilicata – ha detto Bratti – ci saremmo aspettato maggiori controlli e soprattutto più credibili”. E chiama in causa l’Arpab, l’Azienda che non sarebbe in grado, tra l’altro, di garantire i controlli necessari E di questo si era a conoscenza da tempo.
Sentiamo a riguardo il presidente Bratti
Abbiamo chiesto al presidente Bracchi se questi limiti operativi dell’Arpab non possano giustificare il modo con il quale è stata gestita la questione ambientale in Basilicata, regione che – come ha ricordato l’on. Filiberto Zaratti, componente della Commissione – non si è ancora dotata del piano di difesa della qualità dell’aria e della tutela delle acque, due strumenti obbligatori per legge.
“Non escluderei – ha aggiunto Zaratti – una procedura d’infrazione da parte dell’Europa”.
Sulla questione Arpab, il presidente Bracchi ha dato atto che la Regione Basilicata – lo ha confermato lo stesso presidente Pittella – è ben consapevole dei problemi esistenti e che prioritariamente bisogna provvedere a mette in condizione l’Arpab di operare al meglio, nel rispetto dei suoi compiti istituzionali.
Tra gli argomenti affrontati nella conferenza stampa dai componenti della Commissione Parlamentare sui rifiuti, anche la questione della sospensione dell’attività, dal 31 marzo scorso, del Centro Olio di Viggiano, in seguito al sequestro (confermato dal riesame) di due vasche e del pozzo di reigniezione Costa Molina 2.
Il presidente Bratti ritiene che, al di là dell’iter giudiziario che avrà i suoi tempi, si debba evitare la chiusura del Cova.